rieccomi

E’ vero che non è normale che io mi allontani dal blog. Ormai chi mi conosce lo sa e capisce che quando mi assento a lungo vuol dire che c’è qualcosa che non va e che mi tiene lontana. A me le idee non mancherebbero mai e probabilmente fossi a mio agio scriverei ogni giorno delle cose nuove, perché mi piace farlo e mi piace anche semplicemente stare qui a parlare con voi tutti del più e del meno..
E allora cosa accade? Beh, accade che in certi periodi mi manca proprio il tempo di stare qui, a causa dei troppi impegni che prendo in più e che non so scrollarmi di dosso.
E poi il blog è così, se uno allenta, dopo resta più difficile scrivere, perché si perde il ritmo.. e le parole non transitano più facilmente dal cervello alle dita che picchiettano sulla tastiera.
.. ma giuro che da domani sera cambio le mie priorità e torno in postazione 
Buon lunedì a tutti e grazie dei vostri messaggi… ricordatevi che vi voglio bene! 

 

A beautiful mind

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Questo film racconta la storia romanzata di John Nash (Russell Crowe), vincitore nel 1994 del premio Nobel per l’economia nonostante la sua schizofrenia.

All’inizio del film noi facciamo la conoscenza di Nash, giovane studente a Princeton.

È un personaggio molto strano: apparentemente timido, parla spesso da solo e per questi suoi atteggiamenti viene ridicolizzato dai suoi compagni.

Nash è alla spasmodica ricerca di una idea straordinaria che gli permetta di essere ricordato come un ottimo matematico. E questo avviene per puro caso in un bar, mentre sta cercando la formula per attirare le ragazze. Scopre invece una teoria così rivoluzionaria da cambiare il mondo della economia. Anni dopo, grazie al successo della sua teoria, Nash lavora per una agenzia governativa e diventa professore al MIT; dove conosce una giovane allieva, Alicia (Jennifer Connelly) di cui si innamora perdutamente.

Ma la vita di Nash sprofonda nell’abisso della schizofrenia che lo porta ad una progressiva degenerazione sia della sua vita privata che quella accademica. Corre il rischio di perdere tutto. Ma l’amore di Alicia, che nel frattempo sposa, e la sua forza di volontà, che lo fa convivere con questa malattia, lo riportano a Princeton quando lui è già anziano. E mentre lui sta studiando nella biblioteca di questa prestigiosa università gli si avvicina un ragazzo che, riconoscendolo, gli chiede di potergli far vedere una sua teoria. Mentre incomincia a guardarla, Nash gli offre un sandwich, dicendogli che la moglie adora la maionese…

Sandwiches del Professore

Ingredienti

50 g di tonno sott’olio

1/2 uovo sodo

cetriolini sottaceto a fettine

2 cucchiai di maionese al limone

2 fette di pan carré bianco

Procedimento

Mescolate il tonno con l’uovo sodo tritato ed i cetriolini. Spalmate le fette di pan carrè, a cui avrete tolto i bordi, con abbondante maionese e su ciascuna mettete l’impasto di tonno.

Richiudete il vostro sandwich e buon appetito!

Beh, a me piace questo tramezzino, piace il film, piace la musica della colonna sonora, piace la matematica che movimenta la trama, ma soprattutto a me piace lui, Russell Crowe.. 

maledetta tecnologia!

Molto tempo fa ebbi la malaugurata idea di togliere il mio numero fisso dalla Telecon e passarlo a Vodafone casa. Dicevano che si risparmiava sul canone e che era semplicissimo da usare, bastava prendere una nuova sim della Vodafone e firmare il contratto per inserirci il numero fisso. Ebbene, ..io ci credetti e feci così! L’avessi mai fatto!  E’ stato come perdere il telefono fisso, anche se quel numero fa sempre capo a me. Chi mi telefona al 90% delle volte sente sempre la stessa risposta: “Vodafone, l’utente selezionato è impegnato o momentaneamente non raggiungibile e non può rispondere in questo momento!”… Accidenti a quella voce lì, dico io!

 Come se non bastasse prima si metteva in moto la segreteria telefonica e così io per riascolare le telefonate dovevo richiamare e spendere.    Poi ho disattivato la segreteria. ma apparivano sempre nuovi  problemi come quando telefonavo e a volte chiamavo con il numero fisso mentre altre volte con lo stesso apparecchio, ma partiva la chiamata da cellulare.  Imprevedibile! Un caos!

Mesi fa iniziai a telefonare all’ "help" cioè al 190 per protestare ma è stato tutto inutile. Mi sono ascoltata le terribili musichette per ore ed ore con quell’infinità di opzioni incomprensibili!  Poi, ad un certo punto, sono andata anche personalmente al negozio Vodafone, ma per l’amor del cielo.. due ragazzette mi hanno guardato come avessero visto Belfagor il fantasma del Louvre.

Alla fine mi ero convinta a togliere la wireless che ho per internet e passare all’ADSL via cavo e che nel frattempo è arrivata al mio paese  (che include la telefonia fissa), ma dice che ormai il mio numero fisso è passato a Vodafone casa e non si può più utilizzare per l’ADSL.

Ieri ho telefonato per l’ultima volta al 190 e mi ha risposto un operatore gentilissimo che mi ha detto tutti i suoi dati, compreso anche il suo numero di matricola.. poi, dopo aver ascoltato qualcuno dei miei problemi mi ha cominciato a dire: “Lei è toscana vero?” e io: “Sì…” e lui: “L’ho sentito dal suo accento.. “ e di lì mi si è messo a raccontare tutta la sua vita, di quando era in seminario e studiava per diventare prete, fino al suo trasferimento nel call center della Vodafone di Napoli, dove lavorava in mancanza di meglio. Mi ha raccontato delle gite che faceva allora ma il suo rammarico era restato quello di non aver visto la Toscana! Mi ha anche detto delle condizioni meteo  nella sua zona, fino a descrivermi anche la brezza e le nuvole sul Vesuvio! E mi ha rassicurato su tutto .. mi ha detto quasi cinguettando: “Vedrà che adesso è tutto a posto e finalmente il suo telefono funzionerà bene!”. Io, che ero rimasta muta tutto il tempo  ho ringraziato e non ho aggiunto altro, .. ma secondo me quel tizio lì mi prendeva in giro! Comunque sia, ieri sera il mio telefono funzionava e io ero la persona più contanta del mondo (si fa per dire…) Poi oggi sono dovuta uscire e siccome non ricordavo se avevo abbastanza pane per la cena, ho pensato bene di chiamare casa….

“Vodafone, l’utente è momentaneamente occupato o non disponibile, la invitiamo a richiamare più tardi!”

 

Suggerimenti?…….

 

 

La parabola dei sei ciechi e l’elefante

elefante

C’erano una volta sei saggi che vivevano insieme in una piccola città.
I sei saggi erano ciechi. Un giorno fu condotto in città un elefante. I sei volevano conoscerlo, ma come avrebbero potuto?
“Io lo so”, disse il primo saggio , “ lo toccheremo.”
“Buona idea”, dissero gli altri ,”così sapremo com’è un elefante.”
I sei andarono dall’elefante.
Il primo gli toccò l’orecchio grande e piatto. Lo sentì muoversi lentamente avanti e indietro.“L’elefante è come un ventaglio”, proclamò.
Il secondo toccò le gambe dell’elefante. “E’ come un albero”, affermò.
“Siete entrambi in errore”, disse il terzo. “L’elefante è simile a una fune”. Egli stava toccando la coda dell’elefante.
Subito dopo il quarto toccò con la mano la punta aguzza della zanna .”L’elefante è come una lancia”, esclamò.
“No, no”, disse il quinto , “è simile ad un’alta muraglia”. Aveva toccato il fianco dell’elefante. Il sesto aveva afferrato la proboscide. “Avete torto”, disse, “l’elefante è come un serpente”.
“No, come una fune”.
“Serpente!”
“Muraglia!”
“Avete torto!” “Ho ragione!”

I sei ciechi per un’ora continuarono a urlare l’uno contro l’altro e non riuscirono a scoprire come fosse fatto un elefante!

Morale della storia: ognuno  vede i problemi a modo suo, tende a non ascoltare gli altri e non riesce quasi mai a raffigurarsi l’intero problema.

Al trabajo con los niños

Ya terminaron las vacaciones para muchos y es la hora de volver al trabajo y a la rutina..

Perchè parlo spagnolo? Bohhhh.. lo spagnolo mi piace

Ebbene, ho tolto gli addobbi, ho finito di correggere i compiti, ho preparato la roba per domattina.. direi che sono pronta. Da domani il blog tornerà ad essere più silenzioso, come accade sempre quando la sottoscritta sta lavorando.. ma statene certi che non vi libererete di me!  

Orami sono 6 anni che sono qui con voi, come potrei lasciarvi?  ..

Vi saluterò i niños ok? . Buon 7 Gennaio a voi e auguri a Fabio, il mio nipotino prediletto che domani compirà due anni!

ariecco la neve,,

Dialogo mattutino con la negoziante-vicina di casa.

“O Licia, tu vedessi ‘he lavoro! M’è sartato tutte le lampadine! I’ mi’ babbo, ‘un l’hai visto ‘om’è? E’ vecchiotto e sta bono lì a sedè, insomma, un s’è ritrovato ‘on tutti i pezzi di vetro in testa! All’Enel dice che con la neve c’è stato un bisticcio e che c’hanno messo a lavorà anco gli impiegati, insomma a quarcuno la 380 gli è parsa la 220 e ha invertito le ‘ose.. Fatto sta ‘he m’è sartato tutto e ora siamo ar buio! Il kalorifero un funziona, il frigorifero un va, la televisione gli è morta e anche il compiuter un dà più segni di vita! Dice ‘è abbisogna prende un modulo all’Enel per farsi ripagà le spese, ma intanto per fax un me l’hanno vorsuto mandà e mi tocca andà in città a Pisa a prendello da me e poi dice che devo trovà le garanzie… Baò.. saddio ‘ndo l’ho le garanzie! Ber periodo con questa neve ohhhhh!”…  

neve8

Ecco una foto tipo web-cam sul mio paese “quasi” in diretta..  della serie ” In Toscana un se ne pole più!”