Novembre, mese di compleanni

Novembre è un mese di compleanni per la mia famiglia e casa mia si presta a festeggiare 🙂 Pensate che nella mia cucina di circa 25 metri quadri ho un grande tavolo, che allungato misura 160 x 280 cm 🙂 , io poi ho la passione per la cucina, quindi che c’è di meglio che venir tutti qui a mangiare? Bene, 12 persone alla volta, comunque sia non sono uno scherzo.

Il primo compleanno del mese è stato un paio di giorni fa, il 4 Novembre ed era la mia nipotina di 6 anni a festeggiare. In quell’occasione preparai qualche stuzzichino, poi una mega spaghettata alle vongole seguita da arista alle prugne con piselli e due mega pizze farcite per tutti i gusti. Alla fine torta gelato, pasticcini, limoncello della casa, vinsanto e caffè.. e così sia. Come fossero cavallette i commensali non hanno lasciato nemmeno un avanzino.

Oggi c’è il replay. E’ il compleanno del mio secondo figlio e a cena saremo di nuovo in dodici. Stamani sono uscita a fare spesa e mi sto per mettere ai fornelli. Oggi preparerò pappardelle al sugo di cinghiale, quaglie arrosto con le salsicce e fagioli all’uccelletto, vitello tonnato e roastbeef con purè di patate. Il dolce è pronto: tiramisù ..ma farò anche le crepes al cioccolato.

Ovvia, mettiamoci al lavoro 🙂 ..La cosa comica è che sono a dieta e non assaggerò niente di tutto questo, .. come del resto non ho assaggiato niente nemmeno giovedì scorso. Le cose si fanno seriamente o non si fanno… e la dieta è una cosa seria!

– 6 chili da agosto.

[la fotografia è presa da internet]

Sono stata no-vax

Questo è un post un po’ lunghetto, ma ha un suo perché, se hai fretta lascia stare, me ne farò una ragione se non leggerai, ma se lo leggi è meglio 🙂

Cominciamo la storia. La mia storia.

Beh, sì, lo confesso, io so cosa vuol dire essere no-vax! Ve lo dico in confidenza, lo sono stata anch’io; per poco tempo ma lo sono stata.

Ma andiamo con ordine…

Da piccola ricevetti tutte le vaccinazioni di rito, l’antipolio, l’antitetanica, l’antidifterica e poi anche quella tremenda: il vaccino contro il vaiolo. Quello fu peso perché mi fece venire un bel febbrone e mi devastò le braccia con le piaghe. Una bambina mia coetanea ci mancò niente che ci lasciasse le penne con quel vaccino lì… era micidiale. Ma andiamo avanti. Crescendo, poi, sono presa la pertosse, la parotite, la varicella, la rosolia e il pauroso morbillo, infatti a quei tempi ancora non c’erano i vaccini per queste bruttissime malattie e ammalarsi e patire come un cane era inevitabile.

In seguito, anni e anni dopo, successe che la Toscana fu devastata da un’epidemia di meningite e a quel punto successero tante cose brutte, fatto sta che noi toscani, ci si mise tutti in fila, zitti zitti, impauriti come non mai e ci si fece vaccinare di nuovo come se niente fosse, tirando un sospiro di sollievo.

Intanto erano cominciate le campagne massicce di vaccinazioni contro l’influenza e noi insegnanti eravamo spinti (se non costretti) a farci anche quella punturina; e così è stato da una quindicina d’anni a questa parte, senza mai mancare ad un appuntamento. Dimenticavo: una volta che sono andata a vaccinarmi contro l’influenza l’infermiera mi disse che era bene che mi vaccinassi anche contro la polmonite e io non feci storie, porsi l’altro braccio e via.

E allora vi starete chiedendo quando mai io sarò stata no-vax.

E allora ve lo spiego, anche se questo post sta diventando un po’ troppo lunghetto, ma pazienza, ogni cosa a suo tempo.

Dovete sapere che io ho il sangue gruppo A Rh- mentre mio marito ha gruppo B Rh + e questo ha creato non pochi problemi nel momento che abbiamo avuto figli. Alla fine della prima gravidanza, visto che il mio primo figlio era del gruppo B Rh +, vennero subito di corsa a vaccinarmi con un vaccino micidiale composto di immunoglobuline UMANE che avrebbe impedito la formazione di anticorpi (materni) contro i globuli rossi del feto, in una futura (eventuale) gravidanza. Un vaccino anti-Rh. Dopo poco più di un anno mi ritrovai di nuovo nella stessa identica situazione alle prese con la seconda gravidanza e la nascita del secondo figlio ed ecco il secondo vaccino anti Rh. Poi passò qualche anno e le cose si seppero più di preciso circa questi vaccini e successe anche uno scandalo quando lo stato italiano ricorse ad importazione di sangue umano dalla Francia per la preparazione di queste immunoglobuline perché trapelò la notizia che il sangue francese era stato prelevato a dei galeotti in galera, che lo svendevano a prezzo modico. In questa situazione assurda io che feci? Feci la terza figlia…anche lei Rh+. Ed eccoci arrivati al punto clou del racconto, cioè a quando l’infermiera si avvicinò con il siringone minaccioso al mio braccio, pronta ad inocularmi di nuovo il vaccino. Io sobbalzai e le dissi di non provarci nemmeno..e mi ritrassi. Lei, dal canto suo mi disse che il vaccino era obbligatorio e che avrei dovuto prenderlo. Io le risposi che 3 figli era un numero più che sufficiente e non me ne fregava niente se mi si formavano anticorpi anti Rh perché figli non ne avrei fatti altri… e di certo non volevo rischiare di prendere l’AIDS per quel siero che chissà dal sangue di quale persona malaticcia poteva essere stato prodotto.

La questione andò per le lunghe perché lei chiamò il direttore del centro trasfusionale e ne fecero un affare di stato sul discorso che era obbligatorio per una come me vaccinarsi. Alla fine il boss del centro trasfusionale capitolò e mi disse: “Ok, .. mi ha convinto, evitiamo il vaccino, mi prendo io la responsabilità di trasgredire all’obbligo”..ma io, dopo ore che ci pensavo, a quel punto ebbi un flash davanti agli occhi e mi immaginai se per caso avessi fatto un altro figlio e avrei dovuto abortire per forza… no, non ce l’avrei fatta! E così, lentamente, anche se malvolentieri, alzai la manica della camicia e porsi di nuovo il braccio per farmi fare la puntura.

Beh, dico la verità, mi presero tutti per matta, avevo fatto un casino bestiale per non prendere il vaccino e poi avevo cambiato idea… ma che ci vuoi fare, se davanti ad un dubbio c’è da scegliere che strada prendere è bene non essere egoisti e avere una visione più lungimirante che tuteli il bene comune. Questo era per me e così è, sono coerente e me ne vanto. Tutto cambia, ma poi niente cambia.

Buon inizio settimana a tutti.

Dal dott. House

Stamani sono tornata dal dott. House, cioè dal mio medico di base per fare un po’ il punto sulla mia salute, cosa che non faccio più da tempo immemore. Il dott. House non è vecchio, diciamo che è di mezza età, è un mio amico che veniva alle medie con me ma questo non mi privilegia in nessun modo se non dal fatto che ci diamo del tu.

Come medico purtroppo il dott. House ha perso l’entusiasmo per la sua professione e di questo se ne sono accorti tutti, tant’è che l’anticamera del suo ambulatorio è sempre vuota, ma a parte questo, ieri, quando l’ho chiamato per un appuntamento mi ha detto che non aveva posti liberi se non tra una settimana, ma siccome io lo so come va il mondo, stamani mi sono presentata lì ed era tutto vuoto e lui lì solo, con la porta aperta e ci sono andata lo stesso.

Beh, a dirla tutta il mio medico è un dottore di cui è meglio non aver mai bisogno perché se lo cerchi spesso non lo trovi e allora passi mezza giornata a cercare il numero della supplente di turno e in quei momenti maledici la tua pigrizia di non aver cambiato medico da tempo.

Stamani volevo parlargli della mia pressione “ballerina”, che va su e giù senza un apparente motivo. A volte me la provo ed è a 150, altre volte a 110.. e me la provo sempre alle stesse ore. A lui ho detto testualmente: ” Sai, mi succede una cosa strana, se mi provo la pressione e la macchinetta segna 140, poi aspetto 5 minuti e me la riprovo vedo che è a 120, se aspetto altri 5 minuti alla fine la mia pressione rilevata è di 100, ma in tal caso qual è la giusta misurazione? ..la media?” e lui mi ha guardato e mi ha sorriso dicendo: ” Seee…me lo fa anche a me! La sera, alla prima misurazione ho la pressione a 190 e poi piano piano scende.. tu prendi la misurazione più bassa, è quella che va bene”

Ora io mi domando e dico, a parte questo benedetto vizio che lui ha di accumunarsi ai mali dei pazienti, qualsiasi malattia essi abbiano, nemmeno fosse l’amico del bar con cui chiacchieri alla buona e ti dice: “…ce l’ho anch’io questo disturbo…” anche se hai una malattia rarissima, io mi chiedo per quale assurda legge della biologia..della fisica.. della patologia clinica.. o altra scienza infusa e confusa, io dovrei scartare le misurazioni più alte per prendere quella più bassa e basta?

Comunque sia io ho provato a chiedergli il perché ma lui mi ha risposto con un sorriso di compiacenza dicendo: “Non lo so, ma è così” e mi ha accompagnato velocemente alla porta del suo studio affinché lo liberassi della mia presenza ingombrante e molesta.

Ora, dico io, .. io non ho voluto ricordare al dott. House che un paio di anni fa lui ha avuto un infarto, non ho certo voluto infierire, ma sarà mica che il suo metodo di misurarsi la pressione che è sbagliato?

Ma secondo voi c’è da fidarsi?

Ciao scuola…

Inutile negarlo, mi manca un po’ la scuola. Non tantissimo, ma abbastanza. Non si può dimenticare quello che è stato il proprio lavoro per quasi 40 anni. Ci ho creduto molto nella professione di insegnante e l’ho portata avanti con passione.

Penso che, nonostante le giornate uggiose in cui vai al lavoro col mal di testa, le faticacce delle riunioni, le arrabbiature con i ragazzi, i mille problemi con le teste dei genitori e le migliaia di pacchi di compiti di matematica da correggere… nonostante tutto ciò, se potessi ricominciare da capo ripartirei, con tutto quell’entusiasmo che ho sempre avuto.

Non mi ci voleva di andare in pensione con il lockdown, mollare le classi e subito dopo privarmi della libertà di muovermi e non mi ci volevano tutti gli altri problemi che quest’inverno mi hanno massacrato la vita, ma è andata com’è andata ed è inutile fermarsi a riflettere su ciò che potrebbe essere e non è. E allora, oggi è terminato un altro anno scolastico e io voglio augurare una buona estate agli studenti e ai docenti e spero che questo che è appena trascorso, sia l’ultimo delle lezioni in dad e della paura del contagio. Auguro vivamente a tutti che da settembre prossimo si possa ripartire serenamente e che la scuola possa assolvere di nuovo e a pieno al proprio ruolo importantissimo della formazione dei futuri cittadini.

Lascio qui sotto, un pensiero di Rodari, una riflessione sempre attuale sul ruolo dell’insegnante in special modo della scuola primaria, che poi, a parer mio, forse è la più importante di tutte.

Bello, vero? A parer mio è magnifico.

Regalini ne vuoi?

Non so se usa anche lì da voi, ma qui va di moda regalare la roba mettendola su delle pagine Facebook dedicate. Io, per esempio, uso “Te lo regalo se lo vieni a prendere- Toscana”, ma non è nemmeno l’unica, ce ne sono tante intitolate più o meno in modo simile. Nel tempo ho regalato lampadari, materassi, lettini da bambini, libri… tutte cose che non usavo più e che mi dispiaceva buttare via.

Negli ultimi tempi, è nata una nuova pagina Facebook, frequentata da gente di qui, del posto in un raggio di nemmeno 10 chilometri e vi farei vedere cosa non mettono in regalo. Tante sono anche cose nuove, ancora imballate, che io mi chiedo come mai non provino a rivenderle oppure, se sono acquisti sbagliati, perché non provano a riportarle indietro, al negoziante. A differenza delle altre pagine Facebook dedicate ai regali, “a te può servire…” ( si chiama così) è piena anche di offerte di vestiario e accessori di tutti i tipi. Fatto sta che io ieri sera ho voluto provare e, siccome avevo due borse datate, che avevo portato a lungo e che avrei dovuto gettare via, le ho fotografate e le ho postate su quel sito dicendo che le avrei regalate.

Appena ho finito di scrivere il messaggio ho visto che già si erano prenotate una ventina di persone. Io mi son detta: “E ora come scelgo a chi darle?” … arduo compito.. ho preso una persona a caso e ho scritto che assegnavo a lei. Lei mi ha risposto subito contentissima, mentre altra gente continuava a prenotarsi come se niente fosse.

Insomma, oggi la signora è venuta a casa mia, … chiamarla signora è eccessivo, diciamo che era una ragazza minuta, bionda, tutta sorridente, che dal profilo social ho visto che ha già due figli. Io le ho consegnato le borse sulla soglia della porta d’ingresso di casa mia e lei ha allungato una mano e mi ha porto una borsa di carta, dicendomi che quello era un piccolo pensiero per me.

Eccolo:

Daiiii…ma che carinaaaaa! Non avevo ai ricevuto niente in cambio di un regalo che offrivo. Poi mi ha anche mandato un messaggino dicendomi che era contentissima che le borse erano bellissime.

Insomma, sono felice, ho fatto del bene a me perché il gesto carino mi ha riempito il cuore, sono contenta per lei perché le borse le sono piaciute molto e infine sono contenta per Madre Natura che a questo giro ha potuto essere risparmiata di rifiuti indistruttibili.

Dai, tutto è bene quel che finisce bene 🙂 ❤

Roselline vintage

In questi giorni ho fatto diversi lavoretti, ora ve ne mostro qualcuno. Cominciamo dal primo.

Lo scorso anno avevo messo ad essiccare delle rose che poi mi erano rimaste lì appese a testa in giù, in garage, in attesa di essere sistemate. Era un mazzo di rose che avevamo regalato a mia figlia per la laurea, quindi un bel ricordo.

Non sapevo proprio cosa farci, poi però mi sono impegnata e ho avuto un’idea: ho preso un sacchettino di iuta, l’ho bagnato bene nella colla vinilica e poi l’ho lasciato essiccare completamente, dandogli la forma che vedete in foto. Quando il sacchetto si è indurito ci ho inserito all’interno della spugna da fiorai, di quella che serve a sostenere dritti i fiori dentro ad un vaso, infine ho tagliato i gambi delle rose e ce le ho sistemate, dando forma alla piccola composizione.

Non è una cosa splendida, ma è carina e poi è un bel ricordo.

Buon fine settimana a tutti 🙂

per un ozioso lockdown

casa dolce casa

Scendo le scale di casa mia e, ferma sull’ultimo gradino, fotografo le mattonelle dell’ingresso al piano terra. Strano, non mi sembravano così belle come in foto. Noto che il piastrellista, nel lontano 1908, non si era posto tanti problemi con le simmetrie. Era di certo un muratore avanguardista e aveva giocato di fantasia con i decori.

E pensare che qualche anno fa mi ero decisa a sostituire questo pavimento mettendone uno più moderno. Meno male che non l’ho fatto perché adesso mi piace molto.

In questa giornata cupa, fredda e monotona non c’è molta voglia di chiacchierare e raccontare. O almeno, per me è così. Fuori dai vetri della finestra poco fa osservavo il cielo che appariva uniforme, color grigio plumbeo e non prometteva niente di buono. Fuori ora tutto tace come se il mondo fosse in apnea in attesa di chissà cosa. Non si sa se è più colpa del covid che ci riduce in questo stato di letargo apparente o la pesantezza di questo inverno piovoso e opprimente, fatto sta che qui siamo tutti rinchiusi in casa e si passa il tempo come si può, anche fotografando i pavimenti più banali del mondo. Poco fa ha telefonato di nuovo la protezione civile ricordandoci il rischio neve e raccomandandoci di stare in casa stanotte. Io mi sto chiedendo se volendo, stanotte avrei potuto uscire di casa o no, perché ero rimasta al coprifuoco dalle 22 in poi, ma può essere che qualche Dpcm me lo sia perso o me lo sia dimenticato, comunque sia non uscirò di certo, questo è poco ma sicuro. Starò qui ora, stanotte, domani e domenica..e poi e poi ancora.. ho da fotografare tanti altri pavimenti, che la mia casa è grande e hai voglia a scattare foto!