foto..

Oggi avrei voluto parlare della festa della Toscana e avrei voluto anche fare un giro nei blog, ma da come pioveva per buona parte della giornata non mi funzionava nemmeno il collegamento ad internet per cui.. niente da fare..

In compenso ne ho approfittato per sistemare alcuni archivi fotografici e poi ho piazzato una  decina di foto su Flickr ..eccone qui sotto una rappresentanza.. se vi va e avete qualche minuto libero andate a darci un’occhiata, il link è qui, nella colonna a destra..

tramonto aranciato

Buon lunedì a tutti   🙂

destinazione paradiso

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…..

 c’è …che c’è, c’è che prendo un treno
che va a paradiso città
e vi saluto  tutti e salto su,
prendo il treno e non ci penso più

un viaggio ha senso solo senza ritorno
se non in volo
senza fermate nè confini
solo orizzonti neanche troppo lontani ..
io mi prenderò il mio posto
e tu seduto lì al mio fianco
mi dirai ..

destinazione paradiso
paradiso città

Buon fine settimana a tutti

Alidada

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Per te.

licheni e pietre

Devo chiudere gli occhi per immaginarti
così com’eri e poi come sei ora.
Forse se mi concentro riesco anche
a sfiorarti leggermente..
Potrei passare le mie dita sulla tua fronte
e poi seguire il tuo profilo
fino a sentire il contorno
delle tue labbra umide…
Sei tu.. sei lui.. sei un’idea..
Sei stato e sarai finchè io sarò.
Sei un profumo e sei un ricordo,
sei il fremito che mi scuote l’anima.
Dolcemente rompi i miei pensieri,
quando mi esplori dentro al cuore.
Sei un colore sconosciuto.
Sei come un ologramma argentato
nella tavolozza assurda
e intricata della mia vita.

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Alidada

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Erode..chi era costui?

(Prima di iniziare il raccontino vi dico che c’è un termine..come dire.. poco educato, ma se lo tolgo la storiella si snatura, quindi ..non scandalizzatevi e sappiate che l’alunno alla fine è stato brontolato perché certe parole non le deve usare))

erode

Ore sedici – gruppo del recupero di competenze matematiche: 12 alunni seduti intorno ad un tavolo e la prof in mezzo. Compiti da svolgere: problemi di geometria piana.
La lezione si svolge in modo frizzantino (tanto per minimizzare) e incalzante: “Tu disegna il triangolo.. ma non così.. scaleno non isoscele!”.. “Tu fai il conto del perimetro ..ma il perimetro ricorda che si calcola in centimetri e non in centimetri quadrati… hai capito?”.. “Tu hai finito di scrivere?.. Non vedi che ti manca la risposta?” ..alla fine la prof sbotta: “Ehi, ora basta, andiamo avanti tutti insieme perché qui ci si diventa matti se ognuno fa delle cose diverse… se mi fate arrabbiare rischiate che io faccia come Erode…la strage degli innocenti!.”. e li guarda scherzosamente in modo minaccioso..
A quel punto il bimbo biondo di provenienza albanese e che siede alla sua sinistra la guarda con occhi spalancati e esclama: “,, Perché … chi era Erode?… e che fece?”..e la prof.. “già, tu sei di un’altra religione e queste cose non le sai… “ e non fa in tempo a finire la frase che esordisce l’alunno più vivace di tutti, seduto alla sua destra, che si sporge in avanti a cercare lo sguardo del compagno e guardandolo ad occhi sgranati come chi dice una cosa incredibile … “Non sai chi è Erode? Erode era quel coglione che si era messo in testa di far uccidere tutti i bimbetti compreso Gesù!”..e l’altro.. “Ah.. ho capito!” .. e detto fatto tutti si son rimessi a testa bassa a svolgere i problemi mentre la prof apparentemente indifferente stava per esplodere in una sonora risata..
🙂

Torcigliano di Camaiore

Giorni fa sono andata a trovare degli amici che abitano in quel paesino lassù, che si vede nella prima foto: Torcigliano di Camaiore in provincia di Lucca.. sopra Viareggio, a due passi dalle alpi Apuane..

Torcigliano3

Da lassù il panorama era magnifico .. quasi si dominava il mondo

Torcigliano2

poche case tutte rannicchiate l’una accanto all’altra.. e qualche rudere curioso abitato solo dagli  animali dei contadini..

Torcigliano6

  più in su la strada continuava a salire e si inerpicava sulla collina ..

Torcigliano1

finchè arrivava quasi in cielo…

Torcigliano8

ed alla fine ecco la chiesetta  silenziosa e solitaria..

Torcigliano7

Bel posto vero?.. Appena ho tempo vi farò vedere qualche altra foto.

Buon giovedì a tutti.

oltre la gratitudine..

Anni fa come prof mi sentivo molto “importante” agli occhi dei genitori degli alunni. Venivano a parlare con me e spesso mi tendevano la mano tremolante dall’emozione aspettandosi un sorriso come se fosse un lieto benvenuto. Anni fa mi sentivo sicura del mio operato ed ero felice di avere il consenso delle famiglie che mi affidavano i loro pargoli per tante ore ogni giorno affinchè insegnassi loro un po’ di matematica e, ancor più in generale, un po’ di educazione. Era proprio bello in quel modo. Dopo anni incontro ancora quei genitori e mi salutano anche da lontano con tanto di rispetto e stima e mi raccontano fieramente dei loro figli. ormai instradati nel lavoro e nella vita.

Da un po’ di tempo in qua però non mi sento più sicura del mio operato..ovvero, del mio operato mi sento strasicura ma è come se fossi pronta ad un qualche ostacolo che da un momento all’altra mi si potrebbe manifestare nel mio cammino e che mi potrebbe fare gambetta facendomi rovinare dolorosamente alla ribalta di qualche giornale locale..o addirittura in qualche cronaca nazionale. Sì, non perché io pensi di star lavorando male..anzi.. mai lavorato così coscienziosamente in vita mia.. adesso che ho esperienza da vendere e anche maturità per gestire le cose.. no, è perché mi sembra che i motivi di “intoppo” siano prettamente casuali, ossia che possono manifestarsi casualmente da un momento all’altro.

La paura mi è venuta addosso quando sono comiciate le foto su you.tube delle cosce delle prof sedute comodamente in cattedra. Io non penso che tante di quelle signore lo abbiano fatto volutamente, può capitare che chi è seduto di fronte ad una donna le possa vedere le gambe magari mentre le accavalla. In quei giorni mi sono chiesta se poteva essere successa una cosa del genere a me: ebbene sì, poteva capitare, ma poi ho sorriso di gusto pensando che in inverno porto sempre i pantaloni e quindi nessun teleobietivo indiscreto avrebbe mai potuto carpirmi la mia intimità sotto alle vesti. Scampato pericolo..

Poi sono successi altri fattacci e ogni volta mi sono chiesta se la stessa malaugurata occasione si poteva verificare a me.. e ho continuato a sorridermi scuotendo il capo quando ho verificato che no.. non era successo, anche se forse sarebbe stato possibile.  Casi della vita.. nessun alunno mi era cascato dal davanzale mentre era chiuso in camera sua in gita e nessun altro era stato preso a botte in fondo alla classe mentre aspettavo il cambio dell’ora..e nessun altro ancora mi aveva additato come razzista per avergli chiesto un compito di matematica ben sapendo che era albanese e non conosceva ancora bene la lingua italiana..

Giorni fa invece ho letto in un blog uno sproloquio di un genitore che ha messo alla berlina una sventurata prof rea di aver bollato il compito di un alunno con un emerito votaccio. La gente …forse uno schieramento politico.. o forse accuminata da un comune senso di esaltazione.. le ha inveito contro mettendola alla berlina di fronte alla sua città senza darle possibilità di appello e senza tener di conto di ciò che lei fa in classe e che è all’avanguardia dell’insegnamento …dell’epistemologia.. dei sacri canoni della didattica.

 

Da una parte si vuole migliorare l’insegnamento e dall’altra si mette alla gogna chi esige e chi pretende. Da una parte si dice che la scuola non funziona.. ma guai a chi comincia a dire ai ragazzi e alle loro famiglie che è arrivata l’ora di studiare e di sapere le cose. Ecco come va il mondo! Il mondo è incoerente… e allora ecco che poteva capitare anche a me di finire in prima pagina sui giornali per aver messo un votaccio… e poteva capitare anche a me di rosicarmi il fegato a discapito della mia salute per aver perpretato l’insegnamento al di là del buonismo e del darsela ad intendere.

Allora chiariamoci una volta per tutte le idee: che diamine si pretende dalla scuola? Si vuole o non si vuole che insegni in modo serio ai ragazzi?.. E se sì.. allora perché non accettare i brutti voti? Io vorrei che i genitori mi continuassero a salutare con un sorriso, segno lampante della loro gratitudine, ma per poter stare tranquilla qualcuno dovrebbe chiarirmi i parametri entro cui mi devo muovere.

Che sia la Gelmini o che sia la società…chi mi chiarisce le idee?..

Ogni lavoratore in questo mondo deve poter svolgere il proprio lavoro in modo serio e TRANQUILLO.. e che diamine! ….

p.s. .. a me non è successo nulla, mi sono solo immedesimata nello stato d’animo di colei alla quale è successo ..e tra parentesi è una persona a cui sono affezionata e stimo molto.

 

la gratitudine

Vorrei parlare di GRATITUDINE ma mi chiedo..  usa ancora?

perplesso2

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Citazioni sulla gratitudine.
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La gratitudine è la più squisita forma di cortesia. (François de la Rochefoucauld)

· La gratitudine è un sentimento che invecchia presto. (Aristotele)

· La gratitudine guarda al passato, l’amore al presente; paura, avarizia, lussuria e ambizione guardano al futuro. (Clive Staples Lewis)

· La gratitudine non esiste in natura; per conseguenza è inutile pretenderla dagli uomini. (Cesare Lombroso)

· Quando ci si sente obbligati ad esprimere la propria gratitudine, si perde la metà della sua gioia. (René Barjavel)

· Un singolo pensiero di gratitudine innalzato al cielo è la preghiera più perfetta. (Gotthold Ephraim Lessing)

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Proverbi italiani

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· A chi ti dà il cappone, dagli la coscia e l’alone.

· A chi ti dona un baril di vino, dagliene almeno un bicchiere.

· All’uomo che è grato tutto va creduto.

· Chi ben dona caro vende, se villan non è chi prende.

· Chi non ha gratitudine è come una fonte senza acqua.

· Chi servizi fa, servizi aspetta

· Dimentica ciò che hai dato, ricordati di ciò che hai ottenuto.

· La gratitudine e il frumento crescono solo in buon terreno.

· La gratitudine è lo sprone dei benefici.

· La gratitudine è una gran ricompensa.

· La riconoscenza è la memoria del cuore.

· Se uno ti dona un porco, invitalo almeno a mangiar la salciccia.

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