pensieri sparsi

Dopo che  si è stati un po’ lontani dal blog non è facile tornare a scrivere e a raccontarsi.  E’ un po’ come se si avesse l’impressione che tutto quello che si sta per dire fosse già stato detto oppure che si tratti di banalità di cui non serve parlare.

E’ più facile comunicare inserendo nei post delle foto oppure andare su facebook dove tutto è immediato e non è impegnativo. Dei vecchi tempi del blog non è rimasto quasi nessuno in giro e questo non facilita per niente le cose; ma sappiate che non è mia intenzione abbandonare Alidada e così, di nuovo, faccio il buon proposito di far rivivere il mio blog e di esser più presente nella blogosfera con i miei commenti.

Se fossi in te, …

 Se fossi in te, non curerei troppo la pianta. Quelle attenzioni premurose potrebbero danneggiarla.

Smetti di zappare, lascia riposare il terreno e aspetta che sia secco prima di bagnarlo. La foglia trova da sola la propria direzione; …dalle possibilità di cercare il sole per conto suo.

Troppi stimoli e una tenerezza troppo assillante arrestano la crescita. Dobbiamo imparare a lasciare in pace le cose che amiamo

(Naomi Long Magdett)

tra me e me

Volevo fare i cenci… sì, insomma, le chiacchiere.. come le chiamate voi? Ma non trovo più il mio vecchio ricettario dell’Artusi, chissà dove lo avrò messo.. uffa! Allora ho guardato qui nel blog perchè ricordavo di aver inserito la ricetta qualche anno fa e di aver messo un link proprio qui, nella homepage, ma ho scoperto che l’unico link che non ho aggiornato e che rimanda a splinder è proprio quello.. quindi.. nisba, la ricetta non c’è! In mancanza di ricette ad hoc ho pensato di riposarmi un attimo facendo un bello scozzo a spider qui al pc, ma non so che cosa ho sbagliato tant’è che ho perso.  Abbandonata anche l’idea del giochetto con le carte mi sono messa a guardare qualche blog-amico e a leggere qualche post e così mi sono accorta che qualcuno dei miei vecchi amici splinderiani è definitivamente scomparso senza lasciar traccia, che altri mi hanno depennata dalla loro lista di amici e che in altri blog, di altre piattaforme (che forse mi piacciono più di questa: leggi blogspot) faccio un gran caos quando commento e non riesco a farmi associare ne’ un nome ne’ un avatar in modo stabile.

Non so per quale assurdo motivo 10 anni fa riuscivo a postare cose di tutti i tipi sulla piattaforma splinder, quella dei primi tempi, quando si lavorava solo in HTML..al limite del linguaggio macchina.. e qui non so fare più nulla… nemmeno cambiare la grandezza del carattere di questa scritta.. che se ne esce sempre grande o piccola in modo random, senza che io riesca a gestirla come si deve. E poi,.. su splinder mi sentivo dentro ad un grande giro di gente che arrivava  dai motori di ricerca a guardare i nostri archivi, i bei post del passato ..invece qui è un po’ come facebook, tutto molto immediato e veloce. Peccato perchè nelle nostre memorie di blogger ci sono cose belle da poter guardare.

Beh, insomma, non nevica più ma c’è ancora ghiaccio sulla mia terrazza, ma forse domani andrà meglio, intanto però oggi è stato un giorno così così… e poi senza nemmeno una rosellina piccola piccola … 

bloggando..

Non mi ero accorta che il mio blog fosse un diario virtuale, o almeno, non mi sembrava che Alidada raccogliesse tante cose della mia sfera personale.   A volte, a chi mi chiedeva cosa scrivessi nella blogosfera,  io rispondevo che mettevo in rete delle idee e dei pensieri che mi passavano per la testa in certi momenti, ma niente che riguardasse la mia vita reale e la mia intimità.

In questi giorni, invece, sistemando i link del vecchio blog splinderiano, quelli che si sono spaginati quando li ho traslocato su WordPress, ho scorso i vecchi post, uno ad uno e ho rivissuto la mia vita degli ultimi anni.  Ho riletto e ho rivisto le mie emozioni e le mie malinconie; ho riso sui pensieri della prof e mi sono ritrovata con il nodo alla gola davanti ai silenzi assordanti del marzo 2008, quando persi mia madre. Ho sentito il mio cuore accelerare quando mi sono trovata davanti il fiocco azzurro che annunciava la nascita del mio nipotino e mi sono stupita di quante volte mi sono assentata per andare a dei convegni dicendo: “Tornerò tra qualche giorno…voi aspettatemi..ok?” ..aggiungendo sempre un sorrisino dietro, attraverso una piccola emoticon.  🙂

Mettersi a riguardare i vecchi post è stato un po’ come riaprire un album con le vecchie foto e ritrovarci le tracce di ciò che si stava dimenticando… e di ciò che non si dimenticherà mai.

E se prima avere un blog mi piaceva… adesso.. mi esalta! 😉

Grazie di essere ancora con me amici di lunga data..e grazie di avermi dato l’opportunità di conoscervi amici nuovi.. Alidada va avanti come può..ma statene certi che non si fermerà! Ho tante cose da raccontarvi e da farvi vedere, a volte mi manca solo il tempo per farlo, ma vi assicuro che le idee non mi mancano mai!

Buona domenica a tutti e un abbraccio grande.. non dimenticatevi che vi voglio bene! 🙂

pensiero notturno

Si è messo a piovere. Una pioggerella fitta e continua come meglio non potrebbe essere. Acqua come fosse una linfa vitale mandata  dal cielo a rigenerarci la vita e a rinfrescarci le membra arse dal prepotente sole d'estate.
Da qui si sente il rumore sommesso delle gocce che rimbalzano sulle foglie avide. Non si sente altro; tutto il mondo tace. Si sono zittiti gli uccelli che si sono nascosti nei loro nidi e  viene fatto di stare in apnea perché forse anche  un respiro potrebbe turbare questo incanto. E' un religioso silenzio quello che si spande sulla campagna toscana in quest'ora notturna e la speranza è che non smetta alla svelta.. Viene voglia di uscire a bagnarsi il viso guardando le nuvole al chiarore lunare. A tratti il silenzio è ancor più profondo e non resta che il rumore di un lieve gocciolamento da una vecchia grondaia.
Forza pioggia, non smettere! Continua ancora e ancora..
Adesso comincia ad arrivare il profumo della terra umida. Non c'è altro di importante ora se non questo.
La Nikon preparata per domattina all'alba per le foto ai campi di girasoli, aspetta paziente sulla mia scrivania. Domattina si vedrà, … per il momento va bane così!
Buonanotte a tutti..

punto ..a capo

E' stato un inverno brutto. Uno di quegli inverni in cui il freddo ti penetra dentro e il cuore non ce la fa a scaldarti il sangue nelle vene. Un inverno buio, in cui tutto va storto o almeno.. tutto sembra che vada storto ..e il peggio si aggiunge al peggio. Un  periodo buio come a volte se ne passano nella vita e che non si aspetta altro che finisca..sperando che nessuno si faccia del male. Il nero è  il colore dominante e il silenzio è quello prepotente.. devastante  che segnala il non c'è nulla da dire. Non è stato un inverno da blog, uno di quelli in cui le pagine dei diari virtuali sono come i caldi venti di mare che quando li senti non puoi fare a meno di socchiudere gli occhi e di sognare, mentre le labbra si distendono a solcare le guance nel più smagliante dei sorrisi..
Io adoro gli inverni che ti fanno star bene davanti alla fiamma scoppiettando del camino acceso con le mani intende a sciogliere i fiocchi dei regali natalizi.. ma non è stato un inverno di questo tipo.
Da 1 a 10 gli darei 3 senza nemmeno aggiungere un + a questo brutto voto.. ma siccome la vita è una sinusoide che fa alternare gli alti e i bassi, allora io a questo punto mi aspetto che tutto vada meglio.. splendidamente meglio.. e mi accingo a togliere questa notte buio dalla sfondo e mi preparo ad un turn over.. sì, insomma, anche se in questo momento stracarico di problemi non è affatto facile, mi preparo  ad un nuovo corroborante.. stimolante.. energizzante.. rivitalizzante..  (della serie: da qualche parte si dovrà pur ricomiciare! )