lezione di vita

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Lorenzo era lì, seduto davanti a tutti e i suoi occhi si muovevano velocemente a cercare di capire che aria tirava tra i prof. che lo stavano per interrogare.
Nel suo viso sudato, un leggero sorriso d’imbarazzo mentre le sue mani andavano  per conto loro e accatastavano le sue cose su quel bancone esageratamente  grande, tanto da accogliere una decina di insegnanti e tutte le loro scartoffie.
Mentre sistemava la cartellina dei disegni davanti a se’, una mano grande la  prese e gliela tirò via. Era il presidente d’esame, un omaccione burbero che era lì per assistere e che, appena poteva, si intrometteva nelle interrogazioni, tirando fuori paroloni che non servivano proprio a nulla se non a mettere a disagio e quindi in difficoltà chi gli si trovava di fronte.
In un attimo la cartellina fu spalancata davanti a tutti e i disegni del povero malcapitato furono esaminati in modo molto critico dal presidente d’esami. “Qui non va… “, “ questo avresti dovuto farlo…”, “ che roba è questa?…”
Dall’altra parte del tavolo, il prof di artistica ascoltava silenziosamente e seguiva attentamente ogni singolo passo di quella scena. Quell’insegnante di disegno non aveva la stazza del vero prof. tant’è che molti ragazzini di 13 anni erano più alti di lui, ma c’è anche da dire che la corporatura non è tutto e che,  in quanto a carisma ne aveva davvero da vendere..
Beh, torniamo a noi, ad un certo punto il prof di artistica si alzò e si spostò accanto a Lorenzo, si sedette vicino a lui e lo circondò con un braccio sullo schienale della sedia, quasi fosse da quel momento in poi sotto la sua ala protettrice e, mentre con una mano, distrattamente, recuperava i disegni, cominciò a dire lentamente e con voce pacata: “ Vedi Lorenzo, questi disegni li hai fatti tu… è vero? (e aspettava che il ragazzo annuisse) ..stanno nella tua cartellina e ci hai lavorato un intero anno scolastico per poterceli portar a far vedere oggi.. e allora tu, Lorenzo, sei come un pittore che ha in mano la sua opera e che ancora non l’ha consegnata al mondo”. “Tu possiedi la tua opera e SOLO TU PUOI DIRE COME VA INTERPRETATA! Ricordati sempre Lorenzo, che le cose che farai saranno tue finchè non le cederai e se avranno una loro logica, TU dovrai spiegare quale essa sia, prima che gli altri lo facciano al posto tuo ma a modo loro..” .. “ e ora, dai Lorenzo, spiega ….”
E Lorenzo finalmente potette esporre quel che aveva da dire sui suoi disegni…
Bell’esame! Bell’esame davvero… Uno di quegli esami, in cui non solo si verifica
e si valuta, ma uno di quelli in cui si impara qualcosa… e questa è la cosa
importante.