Tempi bigi, come si dice qui in Toscana per dare l’idea del colore cinerino tipico della nebbia densa e uggiosa. Troppo lavoro, troppi problemi… insomma troppo di tutto, mi tengono un po’ lontana dal blog, ma non dubitate che prima o poi torno sempre 🙂
Sapete, un paio di giorni fa sono uscita a passeggiare sui crinali dei colli qua vicini, sopra alla piana di Firenze. Ebbene c’era una festicciola paesana e si sa com’è, ogni occasione è buona per mangiare 🙂 Io naturalmente ho colto questa occasione e uno spuntino succulento me lo sono concesso. Guardate qui che banco imbandito di vivande che mi sono trovata davanti!
Il panino di spicco era con il lampredotto che poi è proprio quello che mi sono gustata io 😉 …Come sarebbe a dire: “Cos’è il lampredotto?” Non lo sapete? Ebbene, è una specialità tipica fiorentina, che ha alla base della preparazione lo stomaco dei bovini cotto in un intingolo particolarmente saporito e piccante. Si chiama lampredotto perché dice che il suo aspetto assomiglia vagamente alla pelle e alla squamatura della lampreda, che poi è un pesce che vive anche in Arno.
A parte questo, su quel banco stracarico di cibarie, c’era proprio di tutto: una soppressata enorme, un vaso gigantesco con le anguille marinate, una porchetta che avrebbe nutrito un esercito e poi formaggi, tartufi, funghi, fino ad arrivare alle classiche patatine fritte dei fast food e all’hamburger che però non mangiava proprio nessuno.
Insomma, una bella passeggiata, con tanto di ricarica calorica 🙂 e di bella vista che quella non guasta mai 🙂
Buon venerdì a tutti amici miei e scusatemi se ho latitato un po’.