Festa mangereccia

Quando ero bambina, in certi periodi dell’anno aspettavo con ansia le giostre. In paese li chiamavamo “baracconi”, in realtà erano gli autoscontri, i calcinsella e poco di più, ed erano un appuntamento fisso ormai consolidato dalle tradizioni. Noi ragazzetti sapevamo bene che ci saremmo divertiti e contavamo i giorni che avremmo dovuto aspettare per giungere alla festa ed era un conto alla rovescia che ci faceva battere il cuore per l’entusiasmo e per l’emozione che provavamo.

E’ passato tanto tempo da allora e non avrei creduto di provare la stessa sensazione in questi giorni, sapendo che qualcuno al mio paese si accingeva a preparare una bella festa mangereccia. Ritrovarci in piazza, tutti insieme, segna un po’ una liberazione da ciò che abbiamo vissuto da più di un anno a questa parte. E quindi stasera è stata baldoria. Io non ho fotografato la situazione a cena, ma ho scattato qualche foto durante i preparativi e ve le ho portate:

Come vedete si tratta di Street food, che poi per noi che si vive in un borgo medievale, è una cosa desueta e alquanto curiosa.

La festa è riuscita alla grande, anche nel rispetto delle norme anti covid.

Cosa ho mangiato io? Beh, ecco qua, un magnifico panino al lampredotto! 😉 Sapete cos’è il lampredotto e da cosa deriva il suo nome, vero?

Ciao festa

Oggi avrebbe dovuto esserci la festa. L’unica grande festa del paese. Una rievocazione storica che si svolge ogni anno nella seconda domenica di settembre.

A quest’ora avremmo sentito il doppio delle campane ad annunciare l’arrivo delle delegazioni provenienti dai borghi storici della Toscana. Vernio, l’Isola d’Elba, Santa Croce, Vicopisano..e poi Pisa con i suoi sbandieratori e Firenze, con i suoi figuranti stupendi. I cavalieri a cavallo e le dame tutte imbellettate, senza un capello fuori posto. Tutti gli anni una commemorazione diversa dei tanti accadimenti storici del medioevo. In queste zone, tra pisani, fiorentini e lucchesi erano botte da orbi e poi venivano siglati atti di pace che erano veri e propri eventi storici di sommo rilievo. Oggi avremmo sentito i tamburini e l’echeggiare delle trombe.. avremmo visto le disfide del tiro con l’arco e passeggiando per le vie del borgo avremmo incontrato il notaio, le popolane a fare il mercato, gli armigeri con il podestà, e allo sventolio delle bandiere con i colori dei rioni, avremmo brindato, danzato, mangiato e salutato gli amici. Avremmo fatto un sacco di cose magnifiche…sì, le avremmo fatte tutte.. con lo stesso entusiasmo di ogni anno, da che mondo è mondo…

La festa dei nonni

Non tutti sono così fortunati da essere nonni. Lo so, qualcuno si chiederà che c’è di bello ad invecchiare…beh, è vero, invecchiare non piace a nessuno, ma essere nonni sì 😉 E’ un’esperienza fantastica godersi i nipotini..è come sentirsi genitori al quadrato 😉 E poi che dire di quando si riceve l’invito ad andare in chiesa alla funzione per la benedizione … chiesa

e si riceve in regalo il bigliettino con la poesia

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e il cuoricino con i colori pasticciati, che chissà quanta fatica è costata colorarlo così 😀

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Sono tenerezze impagabili che fanno stare bene, che di più non si potrebbe ❤

Buon mercoledì a tutti.

 

Gradara

Sono tornata da un paio di giorni ma fino ad ora il caldo torrido mi intorpidiva il cervello.  Finalmente oggi un po’ di pioggia ha reso  vivibile l’ambiente toscano ed allora eccomi qua a riprendere il blog.   Tanto per cominciare vi ho portato qualche foto che ho scattato in ferie: ecco il Castello di Gradara vestito a festa nei primi giorni di agosto, una festa di magia e favola che davvero meritava vedere

Castello di Gradara - agosto 2017    Castello di Gradara - agosto 2017

Castello di Gradara - agosto 2017
il Castello di Gradara alla luce della festa

Castello di Gradara - agosto 2017
la fata del giardino incantato

Castello di Gradara - agosto 2017
il giardino incantato

Castello di Gradara - agosto 2017
la festa nel borgo

Buon venerdì a tutti.

 

Le Paniere

Oggi ho fatto un giro qui nel pisano e sono arrivata in un paese che si chiama Santa Maria a Monte, dove ogni anno il Lunedì dell’Angelo  si celebra la Processione delle Paniere per le vie del centro. La festa è dedicata alla Beata Diana Giuntini, patrona del paese, vissuta a cavallo tra il XIII e il XIV secolo, una ragazza di nobili origini che decise di vivere in povertà dedicandosi ai bisognosi. La tradizione vuole che Diana abbia trasformato il pane che portava in grembo in fiori e poi ancora in pane per farne dono ai poveri. A tale tradizione si ispira appunto l’evento della Processione delle Paniere: così sono infatti chiamate le ceste di fiori (le paniere) trasportate da ragazze che il pomeriggio del lunedì di Pasqua (giorno della morte di Diana Giuntini) le portano in processione per le vie del paese fino ad arrivare alla chiesa.

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Le foto non sono belle e non rendono giustizia a quest’evento che è spettacolare ma la gente era troppa e non è stato possibile avvicinarsi più di tanto; aggiungo una foto presa dal web per far capire meglio di cosa si tratta.

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[per altre notizie e curiosità su questa festa cliccare qui]

 

Buon martedì a tutti. 😉