sua maestà il tartufo

sua maestà il Tartufo

Nei miei paraggi è cominciato il rituale di adorazione (e di odorazione) del tanto amato tubero: il tartufo (bianco)! Un paese dopo l’altro, piano piano noi toscani ce li giriamo tutti e intanto assaggiamo, gustiamo, chiacchieriamo e conviviamo molto 🙂 Un periodo godereccio che lascia tutti a naso in su, come se fossimo cani da riporto. Solo pochi umani non gustano questa primizia che viene venduta a più di 1000 euri al chilo.. naturalmente chi non gradisce viene bandito dal popolo e dal reame 🙂

Insomma, ora le sagre e gli eventi si succedono a ritmo incalzante, richiamando gente da ogni parte d’Italia e non solo, e se volete farvi un giro non avete che l’imbarazzo della scelta. San Miniato in primis.

Io, domenica scorsa sono stata a Montaione (Fi) ed è stato un bell’inizio di stagione. Anche dal punto di vista paesaggistico e culturale, il borgo è piacevole.

Montaione (Fi)

I banchetti mostravano il prezioso tubero contornato da mille prodotti: burro al tartufo, salsa al tartufo, miele al tartufo, salsicce al tartufo, olio al tartufo, pasta al tartufo..e chi più ne ha più ne metta.


prodotti al tartufo

Ma non mancavano altre prelibatezze: il vino Chianti, i salumi di cinghiale e di cinta senese. L’olio del frantoio locale e i formaggi aromatizzati.

La contrattazione di acquisto dei tartufi seguiva un ritmo incessante tra i venditori e gli acquirenti, come se si trattasse di qualcosa di segreto e destinato a pochi eletti. Qui sotto ho immortalato una persona che voleva acquistare un bel tartufino e voleva dei consigli. Il venditore gli stava dicendo che se si trattava di un regalo avrebbe dovuto prendere un tartufo bello ma più piccolo, mentre se lo comprava per sé avrebbe dovuto comprarne uno esteticamente brutto, ma più grosso e magari più profumato. E questo a parità di prezzo di circa 60 euro.

Insomma, ce n’è per tutti i gusti (ma non per tutte le tasche).. ma come rinunciare ad un bel piatto di tagliolini al tartufo? Provare per credere.

Buon mercoledì a tutti.

p.s…. dimenticavo, io sono a dieta e non ho assaggiato nulla di nulla 😦

Pubblicato da

Alidada

sono qui, nel mio spicchio di cielo

17 pensieri su “sua maestà il tartufo”

  1. Grazie per il bel post. Ho mangiato il tartufo (tagliolini al sugo di capriolo e tartufo) solo una volta, ero ospite di una famiglia nell’entroterra ligure. Sinceramente preferisco le “pearune” dette anche “orecchiette”, cioè i Pleorotus Ostreatus: mi piacciono infarinati e fritti, oppure alla griglia e poi conditi con poco olio evo o saltati in padella e trifolati. A mio marito piacevano anche i porcini crudi, a lamelle su un piatto profumato con l’aglio e cosparsi con gocce di pinzimonio.

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  2. Interessante. Evochi mondi che da qui, Milano, appaiono remoti, leggende. Conforta sapere come riescano a conservarsi queste contrade di Toscana, la tavola rispecchia costumi e riti . Le tue foto, come sempre, sono molto belle. Bel post! 🙂

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  3. Ecco uno legge un post come il tuo all’ora di cena (come adesso) e subito tutte le buone intenzioni vanno via.
    Sono uno di bocca buona, il tartufo mi sta bene in ogni salsa, quando non ho la possibilità di mangiarlo fresco mi accontento anche del battuto di erbe aromatizzate fino al risotto liofilizzato. Lo so non è la stessa cosa, ma basta chiudere gli occhi e accontentarsi del profumo 😉

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  4. ” … ce n’è per tutti i gusti (ma non per tutte le tasche) …”, ecco. Ho letto poco fa un articolo su LaStampa sul tartufo e relativi prezzi, .. non mi manca.
    Ciao

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  5. Belle queste sagre, qui c’è quella dedicata al cioccolato fino a domani.
    Sinceramente sono stato in centro da un amico ma siccome andavo di fretta non ci sono passato, forse ci ripasso domani, vediamo un pò.
    Ciao buona serata 😉

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