Dico bene?

dottoressaVenerdì sono andata dal dott. House, ovvero dal mio medico di famiglia 🙂  Avevo un dolore dietro, alla vita, e mi son decisa a farmi dare un’occhiata  per farmi segnare qualche farmaco. Nel pomeriggio ho preso l’auto e mi sono recata all’ambulatorio; ad essere precisi dove sono andata io ci sono una serie di ambulatori, dei vari medici della zona e sono posizionati tutti lateralmente in un lungo corridoio, situato al primo piano di un caseggiato alla periferia del paese.

Ogni tanto, quando davvero non ne posso fare a meno, vado dal dott. House ma a dirla tutta difficilmente lo trovo disponibile perché di solito è indaffarato a fare mille cose .. e poi ha sempre una fila interminabile di pazienti che appena la vedi ti dici che non ce la potrai mai fare ad aspettare e allora ti senti subito meglio (almeno ..ti sembra), giri sui tacchi e te ne torni da dove sei venuto. Penso che qualche vecchietto abbia anche preso la residenza in quella sala d’aspetto, dato che ce lo trovo sempre. Comunque sia torniamo a noi, ossia torniamo a  venerdì. Ecco, facciamo il punto: venerdì pomeriggio l’ambulatorio era deserto e non c’era anima viva. Entro in quel corridoio, nel silenzio totale, in penombra con un frescolino che nemmeno a Vallombrosa  a Ottobre inoltrato.  Cammino titubante e occhieggio a destra e sinistra finché alla fine, in una delle stanzette laterali, trovo una  ragazza bionda, intenta a far nulla, che mi guarda sorridente e mormora: “Desidera?” e io… “Cercavo il dott. House…” e lei: “Sono la sua supplente perché lui è in ferie…” e da quel momento in poi si è aperto il mondo. Gentilissima la dottoressa mi ha fatto accomodare e manca poco mi offre anche il the delle 5 con i biscottini, da tanto era gentile. In pratica mi ha fatto il “tagliando” come si fa alle macchine datate 🙂 Mi ha ascoltato, visitato, ha letto sul computer tutte le notizie sul mio stato di salute,  si è interessata a me, mi ha segnato della analisi e delle medicine. Una roba che nemmeno si fosse presentata la Regina Elisabetta all’ospedale di Empoli.

Voi a questo punto vi direte: “…e allora?” Dico io: “Allora ho avuto una gran fortuna a non trovare dott.House, che ogni volta che mi segna un medicinale mi rinfaccia che poi alla Asl lo controllano e lo brontolano perché spende troppo … e che non vuole mai segnarmi le analisi dicendo che “si faranno poi”…

Ma ogni 5 o 6 anni le analisi si dovranno pur fare o no? Voi non sapete quante volte le diagnosi me le sono fatte da sola! Idem per le cure!

E allora… ma meno male che ci sono le dottoresse-supplentine-carine in agosto…

Consiglio: se tante le volte vi sentite un po’ così così, andateci ora dal dottore, a ferragosto! Che non ci trovate la fila e incontrerete chi vi ascolta e vi dà relazione 😉

[immagine presa dal web]

Pubblicato da

Alidada

sono qui, nel mio spicchio di cielo

9 pensieri su “Dico bene?”

  1. Come a scuola, no? A volte le supplenti sono meglio degli insegnanti di ruolo. Il mio dott. House è stratosfericamente gentile e disponibile, è uno che visita e ascolta, ma, a quanto pare, la fissa di essere “controllato” dall’ASl è diffusa su tutto il territorio nazionale. Gr grrrr
    Buon Ferragosto! 🙂

    Piace a 1 persona

  2. Ahahaha!! Pensa che noi avevamo un medico così paziente: ti ascoltava, a volte anche eccessivamente, tanto che in sala d’attesa cresceva il malumore…;-).
    Soprattutto quando entrava mio marito, che ha sempre una serie infinita di problemi legati al reflusso…;-)

    Adesso è dovuto andare in pensione e l’abbiamo cambiato.
    La dottoressa “nuova” è spiccia, oserei dire frettolosa e, naturalmente, il marito già frigge e si è nuovamente procurato la lista dei medici disponibili… 😉

    A me andrebbe anche bene, perché dai medici ci vado il giusto necessario. Ma lui, che era abituato a ben altro, secondo me in autunno la cambierà.
    Non so con quali risultati, perché adesso, in effetti, sono diventati molto più rigidi, proprio perché ipercontrollati a loro volta…..
    Il “nostro” se ne fregava, forse perché aveva la pensione vicina….;-).

    Piace a 1 persona

    1. i medici “di una volta” erano quelli che ci davano affidamento… mai di fretta e sempre armati di tanto buon senso. Auguri a tuo marito che trovi un medico come si deve 🙂

      "Mi piace"

  3. Ahimè! La categoria dei medici di base è oramai una casta, quanto quella dei notai, farmacisti e gondolieri di Venezia. E cambiare serve a niente, o quasi. Lasciata la medichessa che mi proponeva l’acquisto, in internet, di un gel americano miracoloso per la mia spalla, l’attuale mi ha fatto spendere venti euro per delle gocce per gli occhi, che si sono rivelate un prodotto omeopatico. Il problema , lungi dal trovare “soluzione” ( le virgolette sono attinenti, trattandosi di principi attivi diluiti diluiti diluiti) , si è persino aggravato.
    Dovrò chiarirle che io sono per la medicina “normale”.

    Piace a 1 persona

    1. Cara Ornella, non c’è cosa peggiore che spendere soldi ( e tanti) per dei farmaci che non curano. Io di quelli su internet non mi fido proprio e anche gli omeopatici mi danno poco affidamento. Pensa che io ho molte allergie… Buon mercoledì 🙂

      "Mi piace"

Lascia un commento