Con un po’ di buona volontà

Ormai lo avrete capito, perché spesso ne parlo, il mio paese è un vecchio borgo toscano e porta con sé i pregi e i difetti di questa sua connotazione e cioè di essere così vecchio che per certi aspetti è molto bello, ma per altri necessita di continua manutenzione che spesso non viene fatta, per cui a tratti l’arredo urbano è addirittura fatiscente.

Il discorso sarebbe lungo e anche noioso e io non voglio di certo mettermi a parlare di Amministrazioni Comunali, né tanto meno di politica per cui bypasso e vado al punto.

Il punto è questo;

vecchia panchina

cioè, uno dei punti è questo, ma sapeste quanti ce ne sono qui di questi residuati lasciati lì a marcire dal secolo scorso! Peccato perché il camminamento sotto le vecchie mura sarebbe bello

camminamento sotto le mura

e allora ci siamo messi insieme, un gruppo di paesani volenterosi e abbiamo dato una bella ripulita

sistemazione del telaio

Abbiamo smontato la panchina, abbiamo scartavetrato il telaio e lo abbiamo riverniciato, poi abbiamo ripulito/sostituito e verniciato le assi (anche quelle del cestino dei rifiuti), poi abbiamo rimontato la panchina, abbiamo tagliato il fogliame lungo il muro, infine abbiamo rastrellato e raccolto gli sfalci che sono stati portati all’isola ecologica…

Il risultato è questo:

panchina restaurata

Non ci vuole molto ed è anche divertente ritrovarsi insieme tra paesani a fare questi lavoretti.

Io penso che se tutti dessero il proprio contributo, anche se piccolo, vivremmo in un mondo decisamente migliore.

Buona domenica a tutti 🙂

Al Bricoman

Quando non fa troppo caldo in agosto mi dedico ai miei lavoretti: hobby, restauro e manutenzione della casa. Quest’anno avrei deciso di ridipingere le persiane che hanno bisogno di una bella passata di tinta.

Premesso che le persiane di casa mia, quelle messe peggio, sono 6 nella facciata più una  di una porta finestra del retro, tempo fa mi sono fatta fare un preventivo  da un falegname e sembra che con meno di 2000 euro non se ne parli nemmeno, fatto sta che le risistemerò da me e amen.  Ieri mattina sono andata in mesticheria a comprare la tinta e in quel negozio ho visto una levigatrice per persiane che mi sembrava proprio facesse al caso mio, ma alla richiesta di 115 euro mi son tirata indietro pensando che sarei andata a comprarla da qualche altra parte e che probabilmente  l’avrei trovata ad un prezzo minore scegliendo tra vari prodotti.

Una volta a casa ne ho parlato con mio marito e insieme abbiamo deciso di fare una scappata a Pisa, a visitare il nuovo Bricoman che ha aperto a fine Luglio e che non avevamo ancora mai visto.

Fatto sta che ci siamo messi in moto e a metà pomeriggio abbiamo fatto l’escursione dentro a quel “centro commerciale”. Tra parentesi, non so nemmeno come chiamare quel mega-negozio pieno di materiali per l’edilizia e l’hobbistica. “Magazzino”? .. “ipermercato”?…boh! A parte questo, io e mio marito appena entrati ci siamo guardati e ad occhi sgranati ci siamo chiesti ora che fine farò l’Obi che è lì vicino, il Bricò..e gli altri negozianti della zona, che non reggeranno la concorrenza e che probabilmente piano piano dovranno chiudere.

Per quanto mi riguarda  io ho subito fatto un giro e mi sono ritrovata in mezzo a un’esposizione gigantesca di porte, bagni, sistemi di allarme e di illuminazione, di piastrelle e poi non so nemmeno io quante migliaia di prodotti ci sono lì in vendita.  Un assortimento incredibile.

Dopo essermi tolta le curiosità sono finalmente andata a cercare la levigatrice, ma nonostante di levigatrici ce ne saranno state 30, per persiane ce n’era una sola e nemmeno funzionale. Incredula di tutto ciò mi sono rivolta ad un commesso e ho chiesto informazioni, ma mi è stato confermato che levigatrici per persiane loro non ne tenevano affatto.

Ora io mi domando e dico: può essere che nessuno restauri più le proprie persiane?

Comunque sia, per finire il discorso, alla fine la levigatrice l’ho comprata su Amazon, staremo a vedere se funzionerà bene.

Oh, ragazzi, …come cambia il mondo! Eppure prima era una consuetudine prendersi cura personalmente della propria casa.

E pensare i miei genitori quante di queste cose mi hanno insegnato…

Decoupage a gogò

Domanda: finiranno prima le mie scorte di vasellame prese da un mucchio di roba vecchia che la gente buttava via e con cui passo il tempo a decorare, oppure finirà prima la pandemia e io la smetterò con tutti questi lavoretti del cavolo?

Voi che dite?

(p.s. non sono 2 caraffe antiche, è la stessa ma vista da prospettive diverse)

Restauro…

Vacanze finite, ho già ricominciato con i miei lavoretti. Rientrata a casa, dopo qualche giorno di assenza, ho trovato l’invasione dei tarli: farfalline svolazzanti e segatura di legno su tutti i pavimenti. Se la sono spassata, i maledetti! Ecco nelle foto la mia sedia a dondolo nel momento cruciale del mio intervento di sanificazione: antitarlo e pennello e con la siringa e poi stucco a cera per chiudere i buchetti. Un’opera certosina che solo chi ha una pazienza suprema può affrontare; ma d’altra parte se uno tiene in casa mobili antichi, di legno massello (di noce) deve averne cura, altrimenti deve optare per oggetti presi all’Ikea e a Mondo Convenienza, ma è tutta un’altra storia. Questa sedia l’acquistai da un artigiano di Cascina (Pi) con il primo stipendio da insegnante, nel lontano 1984…è bellissima e gli voglio un bene dell’anima 🙂

restauro dei vasi

Quando i giapponesi riparano un oggetto rotto, valorizzano la crepa riempiendo la spaccatura con dell’oro.


Essi credono che quando qualcosa ha subito una ferita ed ha una storia, diventa più bella.
Questa tecnica è chiamata Kintsugi …….

Io ho restaurato alcuni vasi rotti, non ho usato oro per riempire le crepe, ma della semplice colla… e poi guardate cosa ho fatto, me lo insegnò mio padre tanti anni fa…

due buchetti con il trapano…

e poi ho incollato i pezzi e li ho legati con un pochino di fil di ferro…

Una volta ripulito è come nuovo.

Mi è sempre dispiaciuto buttare via i cocci dei vasi di fiori rotti.. Non trovate che sia una buona idea? 🙂

restauro

In queste vacanze natalizie mi sono dedicata ai miei lavoretti. Era da tempo che non sopportavo più di vedere questa vecchia cornice e così ho preso l’occorrente e l’ho restaurata.

Come ho fatto? Ebbene, per prima cosa, logicamente ho tolto il quadro (che andrà restaurato anch’esso) poi ho usato la colla da decoupage e ho incollato piano piano la foglia d’oro. Alla fine ho spruzzato la finitura spray e il risultato è quello che vedete. Io sono molto soddisfatta 🙂 (come dice Barbara a Paint your life)

Ora risistemo le decorazioni natalizie al loro posto e mi preparo per domani. La preparazione è più psicologica che altro… e forse la preparazione migliore e non pensare a tornare al lavoro, in mezzo a tutti i problemi che mi aspettano.. 😦

cornice1
cornice2

cornice3
cornice4