c’est la vie

Ricordate questo post dove vi parlavo del nido della cicogna e di quello del falco pellegrino sul Pirellone? Ebbene io guardo le webcam con costanza e devo dire che mi ci sono davvero affezionata a quei piccoli.

Eccoli qua. ve li mostro:

comincia a far caldo e i pulcini vogliono respirare 🙂

Ecco che la mamma li libera ma li tiene d’occhio

Ben 5 esserini che vengono educati da genitori attenti a premurosi

Anche con i tre falchetti in cima al Pirellone di Milano siamo messi più che bene, mamma falco porta loro del cibo in quantità industriale e li tiene in riga ad aspettare di essere nutriti, senza prevaricazioni e schiamazzi. Ognuno rispetta il proprio turno e dimostrano già di saper vivere in gruppo facendosi forza a vicenda durante le notti freddine della metropoli milanese.

A parte tutto questo bel quadretto che ci offre Madre natura, io mi chiedo: come mai se i pulcini della cicogna sanno già che la cacca va fatta fuori dal nido rispettando l’ambiente in cui vivono e i piccolini del falco sanno che devono lasciare che anche il più piccolino dei tre mangi e non gli saltano addosso per accaparrarsi tutto il cibo quindi conoscono il rispetto reciproco, mi chiedo… come mai i cuccioli degli umani rilasciano dichiarazioni in cui dicono al mondo che degli anziani (ovvero dei loro genitori/nonni) non gliene può fregá di meno e che “muorissero” che loro allo spritz non ci vogliono rinunciare. Un genitore o un nonno vale meno di uno spritz? Che cosa c’è di sbagliato nell’evoluzione della nostra specie?

[la foto è presa da questo video: qui]

…e non dico altro, meglio continuare a guardare cicogne e falchi pellegrini ❤

[vi ricordo i link delle webcam:

https://www.sarralbe.fr/Webcam.html

https://mediaportal.regione.lombardia.it/portal/watch/live/17

Buon pomeriggio a tutti… e guardatevi le spalle dai nipoti, se ne avete 😉

Dad o non dad…

Stasera ho telefonato ad una mia ex colleghina. Si chiama Chiara, è molto carina, minuta, con il visetto piccolo  sotto una nuvola di capelli ricci. Ha una quarantacinquina di anni e da qualche tempo insegna matematica e scienze nella scuola dove lavoravo io.  La sua risata è contagiosa perché quando scoppia a ridere sonoramente, ti guarda da sopra gli occhiali da vista, inclinando la testa verso il basso e giuro che è impossibile non lasciarsi trascinare fino ad avere le lacrime agli occhi.

Ma torniamo un passo indietro: ieri sera Chiara mi mandò un messaggino dicendo che suo marito, per lavoro, si era fatto il tampone, che era risultato positivo al covid, nonostante non avesse alcun sintomo e che comunque lei stava bene, forse perché un mesetto fa si era vaccinata e così sperava di scamparla. Insomma, oggi volevo sentire come stava e l’ho chiamata:

“Ciao Chiara, come va? Come state?”

E lei:

“Tutto bene, io non ho niente, mentre mio marito se ne sta chiuso nello studio e continua a non aver sintomi”

Allora le ho detto:

“Tu come fai con la scuola? Le classi seconde e le terze medie stanno in dad quindi non hai problemi, ma con la prima media che rientra a scuola come fai? Prendi dei giorni per la quarantena?”

E lei cominciando già a mettersi a ridere..:

“ Seeeee..perché te non la sai l’ultima trovata! Un’altra novità del Ministero! Ti spiego: con la mia seconda e con la terza faccio la didattica a distanza, invece con la prima le ultime disposizioni prevedono di mandare qualcuno in classe a fare supplenza e non importa chi sia..va bene un qualsiasi insegnante, basta che badi i ragazzi… mentre io dovrò fare lezione collegandomi via internet sulla lim! …a grande schermo!” ..e già rideva a crepapelle quando ha aggiunto:

“…insomma, io chiacchiererò da sola, senza vedere nessuno, mentre una tizia, non si sa chi, starà in classe a badarli… e loro guarderanno me sulla lim, ..il mio faccione a grande schermo… mi conteranno anche i punti neri che ho sul naso! Sai quanta matematica impareranno!”

Io me la sono immaginata quella scena assurda della scuola del terzo millennio e non sapevo più se ridere o piangere…poi ho ringraziato il cielo di essere andata in pensione e mi sono abbandonata sulla sedia a farmi una sonora risata con la piccola povera Chiara che avrebbe dovuto insegnare, parlando da sola, senza interazioni con nessuno per almeno un paio di ore per classe..

Roba da essere ricoverati alla neuro a sirene spiegate, non credete anche voi?

Decoupage a gogò

Domanda: finiranno prima le mie scorte di vasellame prese da un mucchio di roba vecchia che la gente buttava via e con cui passo il tempo a decorare, oppure finirà prima la pandemia e io la smetterò con tutti questi lavoretti del cavolo?

Voi che dite?

(p.s. non sono 2 caraffe antiche, è la stessa ma vista da prospettive diverse)

Rieccomi

Mi sono presa una piccola pausa da internet e ho fatto altro. Cosa ho fatto in questo periodo di assenza? Beh, ho passeggiato molto qui nei dintorni, ho guardato la tv, ho fatto le parole crociate… qualche lettura interessante e molti lavoretti in casa. Piano piano vi racconterò di più 🙂 Comunque sia non ho fatto proprio niente di importante, mi sono stesa sul divano, con la copertina sulle gambe aspettando periodi migliori.

A parte questo, penso che il blog vada vissuto un po’ così, senza esagerare e senza pretendere troppo, dando tempo al tempo, in fin dei conti è a passo lento che si va più lontano, non credete anche voi?

Comunque sia, devo dire che è la situazione del covid che preoccupa mi preoccupa molto.

Noi ora in Toscana siamo messi così:

Si sta diventando rossi a macchia di leopardo…

In quella caccolina rossa ci sono io… ecco, fo pe’ divvelo…come si dice in Toscana.

Di fatto, oltre alla paura che ci s’ha addosso, non ci si capisce più niente, se si guardano le comunicazioni che ci arrivano dalla regione, già in serata hanno cambiato i programmi delle vaccinazioni già 3 volte! Un ex alunno, poveretto, ha scritto pure a me chiedendomi se lunedì potrà andare a scuola nell’arancione (a 10 km), visto che siamo nel rosso. Boh…

Voi come ve la passate?

V-day

E se è vero che il blog è una sorta di diario personale, io questo evento me lo voglio annotare. E’ un evento che ho tanto aspettato e che sono sicura segnerà una tappa notevole, un grande passo avanti per la nostra civiltà: l’arrivo del vaccino anti-covid! Il giorno odierno, 27 Dicembre 2020, segna l’inizio di una svolta e apre lo scenario verso un nuovo traguardo: la sconfitta del virus che ha funestato il mondo in questo terribile anno bisesto. Da oggi comincio a crederci. Da oggi sono convinta che potremo piano piano tornare alla nostra normalità anche se non dimenticheremo mai ciò che è stato.

Per me il 2020 è stato davvero un annus horribilis che, negli ultimi tempi, oltre alle vicissitudini precedenti, ha dato il meglio di sé facendo ammalare i miei figli di questa terribile malattia. Ho sentito da vicino la sofferenza, la paura…l’angoscia e l’impotenza e davvero posso ringraziare il cielo se ora ne siamo fuori.

Aspetterò diligentemente il mio turno per la vaccinazione e seguirò le regole, intanto, comunque sia, comincio ad incrociare le dita affinché l’anno a venire sia un annus mirabilis! Io dico che davvero ce lo meritiamo

Un anno dopo

Oggi compie un anno la pandemia del secolo: il primo dicembre nella città cinese di Wuhan un uomo mostrava i sintomi di quella che allora era una polmonite misteriosa e senza nome. Adesso si sa che quella è stata l’origine della pandemia di Covid-19 che finora nel mondo ha provocato più di 63 milioni di casi e quasi un milione e mezzo di vittime.

A voi com’è cambiata la vita? Oggi ripensavo alle mie giratine nei mega centri commerciali.. ai Gigli a Firenze …all’Ikea a Pisa, oppure nel bellissimo lungomare di Viareggio…

Ripensavo a questo:

[i Gigli – Firenze]

Pensavo alla libertà che avevamo e di cui nemmeno ci rendevamo conto di quanto fosse importante. Libertà di fare gruppo, di chiacchierare e stare insieme. Un anno fa eravamo ancora liberi di respirare, di starnutire e tossire senza che nessuno ci guardasse con sospetto. Era prima che la nostre case diventassero dei bunker chiusi ai possibili portatori di malattia. Io ho sempre avuto paura del contagio perché da asmatica/allergica so cosa vuol dire rimanere asfissiati, l’ho provato una volta che ho avuto una crisi allergica e me la sono cavata per miracolo. Non riesco a far finta di nulla e sono solidale con coloro che sono costretti a mettere a repentaglio la loro vita nelle corsie degli ospedali o dentro alle ambulanze che corrono a sirene spiegate cercando di soccorrere coloro che stanno morendo.

E’ stato un anno assurdo, tra le bandiere arcobaleno e i messaggi arrabbiati dei commercianti che devono chiudere le loro attività perché non riescono ad andare avanti. Un anno in cui d’estate si guardavano le immagini di quelle discoteche strapiene di gente e poi gli aeroporti con i rientri di gente che non si sapeva cosa si portava addosso e ci chiedevamo che cosa sarebbe successo il giorno dopo.

E’ stato un terribile anno maledettamente bisestile che ci ha portato addosso il peggio che si poteva pensare. C’è chi pensa alla congiura e chi pensa alle falsità, io dal canto mio pensavo di esser forte, ma dopo tanto distanziare è arrivata pure per me una di quelle giornate in cui scappare ai Gigli a Firenze a chiacchierare a casaccio con qualcuno , m’avrebbe fatto un gran bene.

Oggi mi vien fatto di pensare che lo scrivere o il leggere a volte non sono soluzione ma sono proprio il problema.

Oggi i Gigli ci sarebbe voluto proprio.