Il caldo mi scioglie le idee; sento che diventano liquide come neve al sole. Non trovo pace in questa specie di forno crematorio che è la mia casa in questi giorni. Eppure la mia dimora guarda il nord e dovrebbe essere fresca per definizione. Ma sarà colpa dei lavori che abbiamo fatto e che ci hanno costretti a tenere aperte porte e persiane anche nelle ore più calde del giorno oppure sarà la mia età che avanza e il livello di sopportazione abbassa, non so cos’è ma so che non ce la faccio a tirarmi su. Non ricordo un’estate così torrida nell’ultima decina di anni. Il mio spazio vitale è ridotto all’essenziale e spazia in poche centinaia di metri, al limite arriva fino alla Coop che dista sì e no 5 chilometri. Il termometro maledetto che è in questa stanza insiste a segnare 29 gradi anche ora che è quasi mezzanotte, nell’auto oggi invece andava oltre i 46 gradi. In pratica mi sono rigirata più volte nel sedile della macchina per arrosellirmi al punto giusto 😦
Brutte giornate, senza uno spiraglio di vento; le file di persone alle casse dei supermercati sono uno dei posti più piacevoli in cui sostare, con quegli spiragli di aria condizionata a -10° C che non sai mai se ti fanno resuscitare o se ti danno il colpo di grazia. E le bibite fresche consumate in quantità industriale. Ieri sera ho sistemato davanti a casa mia 6 sacchi enormi pieni di bottiglie di plastica per la raccolta differenziata, roba che la gente si chiedeva se finalmente mi fossi decisa ad aprire quel bed and breackfast che ho sempre detto che mi sarebbe sembrata una buona idea di lavoro futuro 🙂
No, dai… non ci si può fare in questo modo! Pure gli animali sono arrabbiati. Stamattina sono andata in giardino a portare un po’ di insalata alle mie tartarughe e quando mi sono avvicinata alla loro casetta, non ho fatto in tempo a posare la verdura che si è alzato in volo uno sciame di vespe che mi ha attaccato pungendomi tutta la mano destra e anche il braccio. Non vi dico che paura e che dolore! Sono fuggita via a mille all’ora pensando tra me e me che era giunta l’ora di lasciare questo mondo ostile e che morte più stupida non avrei potuto fare. Vi immaginate: “Alidada morta schiantata da un pinzo di vespa in una torrida giornata estiva!” …Ma si può…? 😦
A parte tutte queste vicissitudini, vi offro un po’ di frutta fresca che così ci si tira su il morale 🙂
Buon venerdì a tutti 😉