Ragazzi, se questo stellone su nel cielo, non si dà una calmata, qui in Toscana si schianta tutti, io ve lo dico!
Stamani l’aria è come il latte caldo, è densa e appiccicosa e tra l’altro puzza di bruciato. L’unica cicala superstite della piana dell’Arno, si fa forza e tenta di cantare, ma ce la fa poco anche lei, io dico che tra poco collassa..anzi, guarda, mentre scrivo è già trapassata .. pace all’anima sua.
Noi, intanto, gente della Tuscia, discendente del popolo etrusco e della stirpe dei Medici, teniamo duro e restiamo asserragliati in casa ad aspettare che il destino propizio, in accordo con Eolo re dei venti e Giove Pluvio, ci portino un po’ di refrigerio. Ma la vedo dura!
So che state pensando: “Muoviti Alidada! … e rinchiuditi in qualche centro commerciale per qualche ora! Levati di costì!” Non posso, ragazzi, non posso farlo. Che volete, l’età è quella che è… e passare da +34° locali ai – 20° dei centri commerciali è un’impresa troppo ardua. Sicuramente mi darebbe il colpo di grazia e ..amen .
No, sto qui imperterrita .. sì, voglio soffrire , in fin dei conti sono o non sono in vacanza?