restauro dei vasi

Quando i giapponesi riparano un oggetto rotto, valorizzano la crepa riempiendo la spaccatura con dell’oro.


Essi credono che quando qualcosa ha subito una ferita ed ha una storia, diventa più bella.
Questa tecnica è chiamata Kintsugi …….

Io ho restaurato alcuni vasi rotti, non ho usato oro per riempire le crepe, ma della semplice colla… e poi guardate cosa ho fatto, me lo insegnò mio padre tanti anni fa…

due buchetti con il trapano…

e poi ho incollato i pezzi e li ho legati con un pochino di fil di ferro…

Una volta ripulito è come nuovo.

Mi è sempre dispiaciuto buttare via i cocci dei vasi di fiori rotti.. Non trovate che sia una buona idea? 🙂

Pubblicato da

Alidada

sono qui, nel mio spicchio di cielo

19 pensieri su “restauro dei vasi”

  1. Per la serie :non si butta niente! Il tuo lavoro è perfetto, io non ne sono capace.
    Fa riflettere, come sempre, la filosofia giapponese. Valorizzare ciò che importante è stato, ridandogli nuova vita, nuova forma. Sicuramente è un bel modo di pensare, sicuramente nulla è da dimenticare, ma, se estendiamo il pensiero, spuntano tanti MA…

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  2. Ma sai che è una bella idea, ah come sapevano ingegnarsi gli uomini di un tempo! Ora buttiamo via subito tutto, l’arte del recupero comunque credo stia tornando di moda. Bravissima!
    Buon fine settimana
    baci
    annamaria

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  3. Ma bravissima Alidada!!! E poi come non ripensare alla novella “La Giara” di Pirandello, quando Zi’ Dima voleva aggiustarla con il mastice, ma don Lolò Zirafa lo obbliga a metterci i punti col filo!! ;-D

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    1. sì, Lucia, trapano.. prima punta sottilissima a muro, poi, se necessario allargo il buchetto con una punta un pochino più grossa. Mai rotto un vaso e accomodati tantissimi…fai con calma e stai tranquilla 🙂 Buon lavoro 🙂

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