Ciao scuola…

Inutile negarlo, mi manca un po’ la scuola. Non tantissimo, ma abbastanza. Non si può dimenticare quello che è stato il proprio lavoro per quasi 40 anni. Ci ho creduto molto nella professione di insegnante e l’ho portata avanti con passione.

Penso che, nonostante le giornate uggiose in cui vai al lavoro col mal di testa, le faticacce delle riunioni, le arrabbiature con i ragazzi, i mille problemi con le teste dei genitori e le migliaia di pacchi di compiti di matematica da correggere… nonostante tutto ciò, se potessi ricominciare da capo ripartirei, con tutto quell’entusiasmo che ho sempre avuto.

Non mi ci voleva di andare in pensione con il lockdown, mollare le classi e subito dopo privarmi della libertà di muovermi e non mi ci volevano tutti gli altri problemi che quest’inverno mi hanno massacrato la vita, ma è andata com’è andata ed è inutile fermarsi a riflettere su ciò che potrebbe essere e non è. E allora, oggi è terminato un altro anno scolastico e io voglio augurare una buona estate agli studenti e ai docenti e spero che questo che è appena trascorso, sia l’ultimo delle lezioni in dad e della paura del contagio. Auguro vivamente a tutti che da settembre prossimo si possa ripartire serenamente e che la scuola possa assolvere di nuovo e a pieno al proprio ruolo importantissimo della formazione dei futuri cittadini.

Lascio qui sotto, un pensiero di Rodari, una riflessione sempre attuale sul ruolo dell’insegnante in special modo della scuola primaria, che poi, a parer mio, forse è la più importante di tutte.

Bello, vero? A parer mio è magnifico.

Rivoluzione

Rivoluzione

Ho visto una formica,
in un giorno freddo e triste,
donare alla cicala
metà delle sue provviste.

Tutto cambia: le nuvole,
le favole, le persone…
la formica si fa generosa…
è una rivoluzione!

Gianni Rodari

Secondo voi qual è la filosofia di questa poesia di Rodari? Secondo me la filosofia di fondo è questa: