Scriccioli di parole
sopravvivono a fatica
agli scempi dal tempo
e riecheggiano esili
tra le nebbie dei ricordi.
Eppure era così bello raccontarsi
per scoprirsi sempre nuovi.
E che soave leggerezza
giocare ad inventarsi
in un sottile incanto.
Ora quei suoni di voci lontane
si plasmano in fonemi strani
e non c’è più modo di comprendere.
Gli orecchi sono stanchi
e non raccolgono magie.
E non c’è altro da aggiungere
perché di quel che è stato
è solo questo tutto ciò che resta.
Alidada
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