Viareggio e il suo carnevale triste

Hangar chiusi alla Cittadella del carnevale di Viareggio

E pensare che in 148 anni solo la guerra mondiale era riuscita a bloccare il carnevale di Viareggio! Quest’anno c’è riuscito anche il virus e tutto è stato rimandato a settembre/ottobre 2021. Nessuna sfilata sui bellissimi viali a mare, niente musica e risate dei bambini. Ecco gli hangar chiusi alla Cittadella e come potete vedere si può solo curiosare per qualche attimo, prima di andarcene delusi. Ma ci vuole pazienza, se tutto andrà nel verso giusto a settembre prossimo faremo una gran baldoria, come sempre e saranno abbracci e tante risate… lasciandoci alle spalle i coriandoli tristi di oggi.

qualche carrista all’opera

coriandoli tristi a Viareggio

W il martedì grasso

Oggi è il  Martedì grasso: è una festa che rappresenta la fine della settimana dei sette giorni grassi (carnevale). Questo periodo durante il quale si festeggia, precede il mercoledì delle ceneri che segna l’inizio della Quaresima.
E allora… BUON MARTEDÌ GRASSO A TUTTI!

Carnevale di Venezia 2017
Venezia – il carnevale: Alice nel paese delle meraviglie

Intanto la foto di qualche mascherina simpatica e poi, stasera, frittelline a gogò 😉

 

i cenci

Ingredienti:

Nel periodo di carnevale, qui si usa fare dei dolcetti che si chiamano cenci (o chiacchiere). Sono molto semplici d preparare e buonissimi. Copio la ricetta dal libro dell’Artusi, che poi è la mia bibbia in cucina. Tra l’altro mi piace leggerla così, con quel lessico di altri tempi…

Farina, grammi 240.
Burro, grammi 20.
Zucchero in polvere, grammi 20.
Uova, n. 2.
Acquavite, cucchiaiate n. l.
Sale, un pizzico.

Fate con questi ingredienti una pasta piuttosto soda, lavoratela moltissimo con le mani e lasciatela un poco in riposo, infarinata e involtata in un canovaccio. Se vi riuscisse tenera in modo da non poterla lavorare, aggiungete altra farina. Tiratene una sfoglia della grossezza d’uno scudo, e col coltello o colla rotellina a smerli, tagliatela a strisce lunghe un palmo circa e larghe due o tre dita. Fate in codeste strisce qualche incisione per ripiegarle o intrecciarle o accartocciarle onde vadano in padella (ove l’unto, olio o lardo, deve galleggiare) con forme bizzarre. Spolverizzatele con zucchero a velo quando non saranno più bollenti. Basta questa dose per farne un gran piatto. Se il pane lasciato in riposo avesse fatta la crosticina, tornatelo a lavorare.

Buon appetito 🙂