Bambolina

Avrei tanta voglia di parlarvi dei vaccini della situazione di emergenza in cui viviamo… del fatto che qui sono tutti (ma proprio tutti) ammalati (ma fortunatamente stanno tutti bene). Vorrei parlarvi della mia titubanza ad uscire di casa se non per andare a camminare in mezzo ad un bosco o in aperta campagna. Vorrei anche raccontarvi che qualcosa nei tracciamenti (e nei tamponi rapidi) non va e che appena si abbassa la guardia si rischia di beccarci l’immonda palla chiodata tra capo e collo il maledetto virus. Ma non ve ne parlerò, perché per prima cosa non ne posso più di questo argomento e come seconda cosa so che tanto poi arriverà chi commenta dicendo cose che mal digerisco e che poi mi innervosiscono…e allora io e il mio centinaio di vaccini nella cui efficacia io credo e che ho felicemente addosso parleremo d’altro. Punto.

Detto questo andiamo al dunque 🙂

Dovete sapere che tre anni fa andai a Florence Creativity (ne parlai qui e poi ancora qui) e in quel mare magno del fai da te, acquistai un paio di faccine di tela colorata, di quelle che servono per assemblare delle bamboline di pezza. Ebbene, quelle faccine sono rimaste qui nel mio studio per tutto questo tempo, in attesa che io dessi fondo a tutti i miei passatempi e mi dedicassi a loro. Ma faccio prima a farvi vedere cosa ho fatto che a raccontarvelo 😉

Come vedete ho preso di tutto, dalla lana, al cotone avanzato, aghi, colla a caldo, forbici, uncinetto, un pezzetto di pelliccetta sintetica, ritagli di stoffa e pezzetti di una maglia fatta ai ferri anni fa e mai terminata. (fortunata io che serbo tutto invece di gettare)

Prova e riprova ho cercato di assemblare la cosa più importante: la testa.

Fatta la testa il resto è stato facile.

A che serve? A niente! Se qualcuno la vorrà forse la regalerò oppure la terrò in ricordo di quella bella giornata passata a Florence Creativity, in mezzo a tanta gente, felice come una Pasqua 🙂 ❤