
Non si ricordano i giorni,
si ricordano gli attimi.
[Cesare Pavese]
[Cesare Pavese]
Ieri sono stata al Carnevale di Venezia, con una gita organizzata. Prima di partire ero titubante perché mi avevano detto che probabilmente avrei trovato fin troppa confusione e che il tempo sarebbe stato incerto, invece ho trovato una città splendidamente accogliente illuminata da un tiepido sole primaverile che meglio non si poteva sperare.
Ho un’infinità di belle foto da farvi vedere e di cosa piacevoli da raccontarvi e sicuramente nei prossimi giorni, con calma, lo farò.  Oggi però risento del viaggio, delle ore di sonno perse, del lavoro faticoso di oggi e di un po’ di strapazzo per le lunghe camminate, per cui mi limito solo a  mostrarvi qualche scatto, che di più proprio non ce la faccio.
Non immaginavo un carnevale così diverso da quello di Viareggio, che conosco benissimo. Ieri, in pratica, ho visto pochi bambini, ho udito pochi schiamazzi,  non molte stelle filanti e coriandoli e nemmeno un po’ di quella odiosa schiuma che in Versilia ogni anno imbratta soprabiti e capelli di tutti i malcapitati passanti.  Ieri a Venezia le maschere erano delle vere e proprie opere d’arte; figuranti che si spostavano con movimenti da bradipo, mettendosi in posa al meglio, per i numerosissimi fotografi…tra cui c’ero anch’io .. Ma di questo ve ne parlerò poi…
Bene, intanto qualche foto, poi domani sera tornerò da voi…
Buonanotte e buon martedì a tutti.Â
Allora è deciso, domani andrò in gita a Perugia a  Eurochocolate 2016!  Sarà una bella occasione per godersi la festa e visitare la città . Speriamo che il tempo ci assista e ci sia il sole. Vi porterò delle foto e vi racconterò 🙂
Buona domenica a tutti!
[se fate click sulla foto dovreste accedere al sito ufficiale dell’evento]
Bellissima la mostra di Edward Hopper  E’ stata una giornata fantastica a Bologna, al Palazzo Fava e in giro per il centro. Il clima era mite come fosse primavera, con un ventolino che donava un piacevole refrigerio. La mostra è stata organizzata davvero bene e le opere esposte sono davvero tante. Ve ne mostro un paio, nella seconda in basso, per un gioco di specchi. compaio io, seduta a prendere il sole proprio di fronte alla donna in costume da bagno 🙂
[Soir Bleu – E.Hopper]
[Second Story Sunlight – E. Hopper]
Bene, mi sto anche preparando per il mare… buon mercoledì a tutti 😉
Ieri sono stata in gita a Volterra e, in occasione della festività del 25 aprile, vi dedico questa storia  e le foto che ho scattato:
La Porta all’Arco) di Volterra, risalente circa al periodo fra IV e III secolo a.C., fa parte della cinta muraria in della città , edificata originariamente dagli Etruschi e poi modificata successivamente nel Medioevo.
Si tratta del principale accesso alla città dal lato sud. La porta ha risentito, rispetto a simili costruzioni in altre città , in maniera minore dei rimaneggiamenti romani dopo la sottomissione della città a Roma ed infatti essa presenta ancora oggi la grandiosa imponenza tipica delle porte cittadine etrusche.
La porta è realizzata in grandi blocchi di tufo sovrapposti a secco. La vivace cromia è dovuta all’utilizzo di tre tipi diversi di roccia: nei piedritti, infatti, vediamo un calcare arenaceo di color giallastro; l’arco invece è realizzato con un grigio calcare di scogliera; infine, le tre teste scolpite sono in selagite rossastra.
Durante il passaggio del fronte da Volterra nella Seconda guerra mondiale, il comando tedesco in città decise di far saltare la porta per rendere difficoltoso l’accesso alle truppe alleate: tuttavia, lo stesso comando acconsentì a non distruggere il manufatto se fosse stato ostruito entro 24 ore. La popolazione di Volterra allora accorse in massa e riuscì a sigillare l’arco utilizzando le pietre del selciato delle vie circostanti.
Ecco la foto di tutta la popolazione unita che lavora a passarsi i mattoni per salvare l’arco:
Ed ecco l’arco ostruito dai mattoni e quindi salvato dalla distruzione.
Un bassorilievo collocato nel 1984 nei pressi della porta ricorda questa impresa insieme ad una lapide.
Onore ai volterrani!
Viva l’Italia e viva il 25 Aprile!