Il Presepe di Cigoli (Pi)

Non posso terminare questo periodo di festività natalizie senza inserire in un post alcune mie foto di qualche bel Presepe.

Oggi sono stata a Cigoli, che è un paesino piccolissimo qui in provincia di Pisa ma che ha una bella storia collegata soprattutto al mondo dell’arte

Cigoli è paese che ha dato i natali all’artista Lodovico Cardi (detto il Cigoli) e vanta il presepe di tipo palestinese tra i più tecnologici d’Italia, il più grande della Toscana. Nel corso dei 20 anni di vita, il presepe si è ingrandito fino a raggiungere un’area di 100 mq, occupando lo spazio disponibile nei suggestivi locali al Santuario della Madonna dei Bambini e raggiungendo un livello di dettaglio incredibile.

Tutte le statuine che vi mostro sono in movimento e dovreste vedere che spettacolo!

(Se cliccate su una foto la vedete un po’ più grande)

[Per chi vuole altre informazioni vi lascio il link qui]

Buon lunedì a tutti 🙂

Per qualche partita

Ragazzi, per vedere il calcio in tv quest’anno ci vuole come minimo la laurea in ingegneria informatica. Non che me ne freghi qualcosa, sia inteso, a me il calcio nemmeno mi piace, ma che fai, non l’aiuti il maritino antitecnologico che vuole guardarsi tutte le partite? L’Inter in primis?

Fino allo scorso anno pagavi Sky e bene o male eri a posto, invece quest’anno la visione delle partite è sbrindellata (lo dite sbrindellata dalle parti vostre? ) su non so più in quanti canali. Alcune competizioni vengono trasmesse ancora da Sky, ma sono poche, altre le trovi su Prime (se sei bravo a rintracciarle), altre ancora, fluttuano su canali digitali che non sono sempre gli stessi perché stanno riorganizzando le frequenze e hai la probabilità di trovarle come chi cerca l’isola di Sant’Elena in mezzo all’oceano Pacifico senza avere a disposizione nemmeno una bussola. Ma di Dazn ne vogliamo parlare?

Ricordo che ero al mare a San Vincenzo e mi arrivò una notifica che se volevo usufruire degli sconti avrei dovuto cacciare 20 euro prima che arrivasse la mezzanotte perché dal giorno dopo avrei dovuto spendere 10 euro in più al mese. Io ci pensai un po’ e ne parlai con il marito che cominciò con la solita tiritera che suona sempre più o meno in questo modo: “Oh.. ma sono in pensione e l’inverno è lungo, se non guardo le partite che faccio tutto il giorno? Potrei anche farne a meno ma poi so che mi ammalerò di depressione…” …detto fatto dopo 5 minuti avevo già spedito i 20 euri a Dazn con tanto di saluti e baci. Ma questa fu l’inizio di una odissea.

Dazn all’inizio non funzionava praticamente mai e il minimo che poteva succedere è che dimenticasse le credenziali di accesso e te le facesse riscrivere con quel metodo assurdo che si usa per scrivere in certe smart tv: su su su… D…giù giù..sinistra… su… A.. e così via per 40 minuti che servono per scrivere una trentina di caratteri.

Ok, ma questo post sta diventando troppo lungo e so che voi vi rompete a leggere le mie menate mentali.. ok.. tagliamo corto e veniamo a domenica scorsa.

Sento mio marito che mi chiama  a riscrivere  le credenziali di accesso perché Dazn per l’ennesima volta se le è perse. Io mi sono fatta il segno della croce e sono andata in missione come si va da pellegrini sulla via francigena a mendicare pace e fratellanza, ma a questo giro Dazn era messo proprio male, diciamo che era indiavolato e non voleva riconoscermi in nessun modo. Allora ho chiamato in soccorso alla smart tv il mio cellulare e anche il pc fisso e il tablet, ma niente da fare. Dopo un’ora tra preghiere e smadonnamenti ero ancora lì a cercare di rintracciare l’assistenza (che non esiste!) ..se siete bravi e devoti a Santa Licia (che non esiste nemmeno lei, ma ho il dubbio che da ora in poi sarò io) scoprirete che esiste solo una chat semi.robotizzata (o lobotizzata, non so). 

Il colloquio alla chat ve lo risparmio, ma vi dico subito che ho avuto il dubbio di essere capitata in uno di quei siti di phishing (o come si chiama) in cui ti ciucciano i soldi appena rifiati.  Il semi-robot che interloquiva con me non faceva altro che chiedermi il numero della mia carta di credito 😦 ..e testualmente mi arrivava scritto sullo schermo: “ La prego, mi dia il numero della sua carta di credito,  le credenziali per eventuali sconti di cui ha usufruito, la data in cui ha stipulato il contratto con noi e la data dell’ultimo pagamento, perché LEI NON RISULTA TRA I NOSTRI ABBONATI!”

“E che diamine…”, ho pensato, “ma in che mani sono finita?”

Per inciso il mio maritino era tornato a vedere una trasmissione sportiva alla tv di salotto perché si era rotto le scatole di sentirmi lagnare col pc. Allora mi son detta che dopo quarant’anni di matrimonio era giunto il momento di divorziare e chiedere le spese per disagio psicologico procuratomi, ma poi, pensando che nel terzo millennio non posso essere più scema di un semi-robot che mi prende in giro in una chat demenziale e così ho ceduto e ho cercato di scrivere (sudando dall’ansia) tutto quello che mi era stato chiesto. A quel punto, magia delle magie, mi è stato detto che un hacker mi aveva hackerato il mio abbonamento di Dazn.

“Ma dai.. possibile?” e il semi-robot (di nome Maria Elena) mi ha risposto: “Certo che è possibile e nemmeno può farci niente, quando un hacker entra nel suo sistema, nessuno può fermarlo”.

Ecco qua, il mistero di Dazn che non funzionava sembra risolto e  la storia per il momento è finita. A quanto pare anche nei piccoli borghi medievali toscani siamo arrivati a questi punti che gli hacker entrano nelle nostre case e si impossessano delle nostre cose più o meno come i ladruncoli che s’infiltrano nelle nostre cantine ci rubano i prosciutti e il fiasco di vino buono.

Da qui in avanti lo so.. e dico la verità, non mi piace nemmeno un po’.

Momo e Melodie

Tranquilli, non riempirò di nuovo il blog con le foto delle cicogne, ma questa ve la devo dire perché non ce la posso fare se non ne parlo.

Sembra passato solo qualche giorno da quando sono partite per la migrazione, invece se contiamo bene, direi che sono passati circa 3 mesi, ovvero da fine Ottobre, il tempo di un voletto in Marocco o giù di lì, hanno fatto retromarcia ed eccole di nuovo sullo stesso nido, come se niente fosse. Sono loro, la coppia di cicogne di Sarralbe!

Dei 5 figli 3 sono morti, uccisi dai rapaci o folgorati sui fili della corrente, degli altri due non se ne sa niente perché non avevano il geolocalizzatore. Comunque sia la mortalità nel primo anno di vita dei cicognidi è molto alta. Ma loro ormai hanno imparato come cavarsela e in barba alle vicissitudini umane eccoli la nella loro casa a Sarralbe, in Francia, dove una webcam li inquadra di continuo anche nei loro momenti di intimità, senza tener conto della loro privacy e di quella di coloro che vivono nelle vicinanze di quel nido 🙂

Ma com’è bella la Natura! Io ne parlavo spessissimo ai ragazzi delle mie classi a scuola, di Madre Natura che manda avanti il mondo nonostante che l’Homo (non)Sapiens faccia di tutto per distruggerlo.

E così sia! In barba alla neve e al freddo, ai figli cicognelli morti sui Pirenei, … in barba al covid che da due anni e passa ci rovina la vita, ai massacramenti mentali di chi vorrebbe l’impossibile e non ce l’ha, ..al Pil..a Draghi for President.. in barba a tutto, Momo e Melodie si danno da fare per mantenere la specie e se saranno bravi come lo scorso anno di qui a luglio non faranno altro che curare il loro nido con i piccoli che nasceranno.

E allora avanti tutta a vele spiegate che i venti sono propizi…

Auguri 🙂

[qui c’è il link per vedere la webcam sul nido]

Indietro nel tempo

L’amico blogger Fracatz in uno dei suoi post, qualche giorno fa ha spiegato come si possono recuperare in rete dei dati che si pensa siano andati distrutti. Nello specifico ci siamo messi a ragionare dei miei vecchi blog che eliminai una ventina di anni fa, all’inizio della mia attività di blogger. Il mio primo blog si chiamava http://live.splinder.it e pensate che è stato uno dei primi mille blog italiani, invece, il mio secondo blog si chiamava http://alidada.splinder.it , tutti e due furono eliminati, l’uno di seguito all’altro, quando avevano sì e no un paio di anni di vita più o meno alla fine dell’anno 2003. La cosa curiosa è che con le indicazioni di Fracatz sono riuscita a recuperare molti post e mi sono divertita ad inserirne qui un paio, rispettando la data di pubblicazione cioè dicembre/gennaio 2002/2003. Il particolare a cui non avevo pensato è che voi li avresti visti pubblicare come se fossero stati scritti oggi e li avete anche commentati… Allora facciamo così, nei prossimi giorni sceglierò qualche vecchissimo post che vale la pena di restaurare e li posterò di nuovo qui e così vedrete com’ero. Ero molto diversa, ero sempre incasinata e tutta presa dal lavoro. Amavo la poesia e la fotografia …e un sacco di altre cose che non sempre corrispondono a quelle attuali 😉

Ok..ci provo. Buona lettura a voi ❤

Buona Epifania :-)

Care colleghe, come vedete io mi sto preparando, ma voglio ricordarvi

che quest’anno le regole sono cambiate!

Oltre alla scopa pulita e disinfettata, non dimenticate la mascherina,

l’igienizzante per le mani e il green pass.

E mi raccomando,

volate ad almeno un metro di distanza le une dalle altre.

Buon lavoro a tutte voi Befane! 😉

il tartacibo

tartacibo

Le mie amiche tartarughe sono a nanna da tempo nel loro rifugio in giardino. Qualcuna ha preferito scavarsi la buca sotto alle foglie, altre si sono rifugiate sotto ad un barbecue al riparo dalle intemperie, ma sempre interrate che anche se si cercano non si possono vedere. Fino a primavera non ci sarà traccia di loro ma poi, quando usciranno, saranno davvero affamate, al punto di essere voraci. Ci vorrà insalata, frutta, erba di campo tra cui malva, trifoglio, tarassaco e così via… il tarta-cibo, insomma. Fatto sta che mi sono messa a fare una ricerca su internet e mi sono fatta arrivare a casa (evviva Amazon!) una bustina di sementi ad hoc, così potranno anche sfamarsi da sole se vorranno. Ritaglierò un pezzetto di terreno in giardino e tra poco seminerò il tartacibo e poi vedremo 🙂 Conoscendo quanto sono pigre la vedo dura, ma ci provo 🙂

Il Pensatore

Rodin – Il pensatore

Stasera pensavo… Pensavo che pensare è una stupenda attività dell’intelletto umano. Ma quanto è faticoso pensare? Eppure dovremmo farlo come attività quotidiana per allenare le nostre meningi a risolvere criticamente i problemi del nostro quotidiano vivere. Riflettere è un po’come muoversi in una palestra di intelletti. Sicuramente fermarsi a meditare per fare il punto delle nostre idee ci aiuterebbe a crescere e a migliorarci.

E pensando e ripensando mi è venuta in mente questa stupenda scultura in cui Rodin è riuscito ad incarnare il pensiero come elemento creatore e come prerogativa specifica dell’uomo e che lo contraddistingue differenziandolo dagli altri viventi. 

Il Pensatore medita sul mondo, ne indaga tutti gli aspetti; egli non è un eroe ma è nostro fratello nella sofferenza, nella curiosità, nel pensiero e nella gioia.

Questo post è dedicato ai terrapiattisti, ai complottisti, a coloro che si abbandonano al pressappochismo e alle scelte facili. E’ dedicato a coloro che pensano di sapere tutto e credono di non sbagliare mai. Questo post è dedicato a quelli che non si ritengono mai responsabili di niente e giudicano gli altri che la pensano diversamente … a quelli che urlano…e scassano…

Eccome se scassano!

Ecco, sì, in definitiva pensavo questo.

Bambolina

Avrei tanta voglia di parlarvi dei vaccini della situazione di emergenza in cui viviamo… del fatto che qui sono tutti (ma proprio tutti) ammalati (ma fortunatamente stanno tutti bene). Vorrei parlarvi della mia titubanza ad uscire di casa se non per andare a camminare in mezzo ad un bosco o in aperta campagna. Vorrei anche raccontarvi che qualcosa nei tracciamenti (e nei tamponi rapidi) non va e che appena si abbassa la guardia si rischia di beccarci l’immonda palla chiodata tra capo e collo il maledetto virus. Ma non ve ne parlerò, perché per prima cosa non ne posso più di questo argomento e come seconda cosa so che tanto poi arriverà chi commenta dicendo cose che mal digerisco e che poi mi innervosiscono…e allora io e il mio centinaio di vaccini nella cui efficacia io credo e che ho felicemente addosso parleremo d’altro. Punto.

Detto questo andiamo al dunque 🙂

Dovete sapere che tre anni fa andai a Florence Creativity (ne parlai qui e poi ancora qui) e in quel mare magno del fai da te, acquistai un paio di faccine di tela colorata, di quelle che servono per assemblare delle bamboline di pezza. Ebbene, quelle faccine sono rimaste qui nel mio studio per tutto questo tempo, in attesa che io dessi fondo a tutti i miei passatempi e mi dedicassi a loro. Ma faccio prima a farvi vedere cosa ho fatto che a raccontarvelo 😉

Come vedete ho preso di tutto, dalla lana, al cotone avanzato, aghi, colla a caldo, forbici, uncinetto, un pezzetto di pelliccetta sintetica, ritagli di stoffa e pezzetti di una maglia fatta ai ferri anni fa e mai terminata. (fortunata io che serbo tutto invece di gettare)

Prova e riprova ho cercato di assemblare la cosa più importante: la testa.

Fatta la testa il resto è stato facile.

A che serve? A niente! Se qualcuno la vorrà forse la regalerò oppure la terrò in ricordo di quella bella giornata passata a Florence Creativity, in mezzo a tanta gente, felice come una Pasqua 🙂 ❤