Dalle stelle alle stalle

Eccoci a Tavolaia, una piccolissima frazione del comune di Santa Maria a Monte in provincia di Pisa, a pochi chilometri da qui. Che c’è di bello da vedere? Beh, la natura incontaminata e poi c’è da godersi la pace che è una caratteristica peculiare dei siti poco abitati e immersi nel verde.

A Tavolaia io ci ho portato le classi in visita al piccolo osservatorio astronomico, una specola che da tanti anni è il paradiso di un gruppo di astrofili e anche di qualche astronomo. Guardate che postazione:

Ma è ancora più spettacolare di notte, perché non c’è inquinamento luminoso e il cielo stellato appare in tutta la sua magnificenza.

Perché vi racconto tutto questo? Perché forse il nome Tavolaia lo avete sentito oggi ascoltando qualche TG alla tv. Da ieri sera in quel sito stupendo ci si sta svolgendo un rave party internazionale, con migliaia di persone che si sono date appuntamento tramite social, senza chiedere alcun permesso. Una organizzazione rapida e perfetta, con tanto di gru che hanno trasportato nell’area privata, per la costruzione del palco.

Secondo le previsioni delle forze dell’ordine il raduno potrebbe proseguire fino a domani o addirittura fino a martedì. La questura, dice che sta cercando di disciplinare i servizi di ordine pubblico per gestire la situazione, ma che non è semplice. Le vie d’accesso sono tuttora bloccate da polizia e carabinieri ma il rave è in corso e non è chiaro quanto possa ancora andare avanti. I residenti della zona sono esasperati e da ieri sera si lamentano in tutti i modi della presenza del ritrovo e di numerosi giovani ubriachi e drogati che avrebbero usato i giardini di alcune case utilizzandoli come bagni. Il sindaco del paese,  ha condannato l’episodio e invitato i concittadini a non recarsi nella zona. La musica techno emessa dagli amplificatori è udibile a centinaia di metri di distanza. Di mascherine non se ne vedono nemmeno una. Senza alcun rispetto delle regole anti assembramento.

Eppure siamo appena usciti da un periodo di enormi sacrifici, perché non darci un attimo di tregua per vedere se riusciamo a ripartire? C’era proprio bisogno di tutto questo delirio?

Detto questo non aggiungo altro, perché in questi casi è meglio tacere da tanta è la rabbia.

Dalle stelle alle stalle…. l’homo sapiens dovrebbe agire al contrario, elevarsi dalle umane vicissitudini ed aprire i propri orizzonti ampliando la sua visione verso le stelle, ma non lo capisce. E questo è un problema.

[notizie e foto prese da questi siti:

https://www.quinewscuoio.it/santa-maria-a-monte-caos-nella-notte-in-centinaia-al-rave-party-tavolaia.htm

https://www.lanazione.it/pontedera/cronaca/rave-party-tavolaia-1.6554792

Pubblicato da

Alidada

sono qui, nel mio spicchio di cielo

24 pensieri su “Dalle stelle alle stalle”

  1. Se cerchi di fare qualsiasi cosa ti fanno 1000 storie tra permessi, costi da sostenere, autorizzazioni, tempi tecnici d’approvazione e via dicendo; questi arrivano e si chiude non solo un occhio, ma entrambi: in che paese di m***a che viviamo.

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  2. Non è il primo e unico episodio. Pare ormai una moda. È una ciliegia che tira l’altra. Ai vecchi tempi, quando in casa ti mandavano a tirare il carrello a dieci anni e calci in culo se osavi solo dire bif non succedeva di certo. E questi saranno la futura classe dirigente del Paese? I patrioti nazionali che salveranno la nostra gloriosa cultura dai barbari che ci stanno invadendo?

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  3. Ogni epoca ha i propri simboli e le proprie mode e quando si è giovani si imita tutto ciò che fa grancassa. Ai tempi di mia madre i raduni li organizzava lo stato, tutti con la divisa i figli e le figlie della lupa. Ai miei tempi c’erano i figli dei fiori, tutti a drogarsi, scopare come ricci e musica a palla in qualche luogo benedetto dalle TV. Oggi è la stessa cosa, ma organizzata ad arte da chi ci guadagna sopra e parecchio, con autorità inesistenti, forze dell’ordine che non sanno che pesci pigliare: basterebbero i vigili del fuoco con gli idranti a disperdere i forsennati, ma poi i vigili del fuoco verrebbero condannati da una magistratura che punisce chi si difende e mette in galera le vittime dei soprusi.

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