Dad o non dad…

Stasera ho telefonato ad una mia ex colleghina. Si chiama Chiara, è molto carina, minuta, con il visetto piccolo  sotto una nuvola di capelli ricci. Ha una quarantacinquina di anni e da qualche tempo insegna matematica e scienze nella scuola dove lavoravo io.  La sua risata è contagiosa perché quando scoppia a ridere sonoramente, ti guarda da sopra gli occhiali da vista, inclinando la testa verso il basso e giuro che è impossibile non lasciarsi trascinare fino ad avere le lacrime agli occhi.

Ma torniamo un passo indietro: ieri sera Chiara mi mandò un messaggino dicendo che suo marito, per lavoro, si era fatto il tampone, che era risultato positivo al covid, nonostante non avesse alcun sintomo e che comunque lei stava bene, forse perché un mesetto fa si era vaccinata e così sperava di scamparla. Insomma, oggi volevo sentire come stava e l’ho chiamata:

“Ciao Chiara, come va? Come state?”

E lei:

“Tutto bene, io non ho niente, mentre mio marito se ne sta chiuso nello studio e continua a non aver sintomi”

Allora le ho detto:

“Tu come fai con la scuola? Le classi seconde e le terze medie stanno in dad quindi non hai problemi, ma con la prima media che rientra a scuola come fai? Prendi dei giorni per la quarantena?”

E lei cominciando già a mettersi a ridere..:

“ Seeeee..perché te non la sai l’ultima trovata! Un’altra novità del Ministero! Ti spiego: con la mia seconda e con la terza faccio la didattica a distanza, invece con la prima le ultime disposizioni prevedono di mandare qualcuno in classe a fare supplenza e non importa chi sia..va bene un qualsiasi insegnante, basta che badi i ragazzi… mentre io dovrò fare lezione collegandomi via internet sulla lim! …a grande schermo!” ..e già rideva a crepapelle quando ha aggiunto:

“…insomma, io chiacchiererò da sola, senza vedere nessuno, mentre una tizia, non si sa chi, starà in classe a badarli… e loro guarderanno me sulla lim, ..il mio faccione a grande schermo… mi conteranno anche i punti neri che ho sul naso! Sai quanta matematica impareranno!”

Io me la sono immaginata quella scena assurda della scuola del terzo millennio e non sapevo più se ridere o piangere…poi ho ringraziato il cielo di essere andata in pensione e mi sono abbandonata sulla sedia a farmi una sonora risata con la piccola povera Chiara che avrebbe dovuto insegnare, parlando da sola, senza interazioni con nessuno per almeno un paio di ore per classe..

Roba da essere ricoverati alla neuro a sirene spiegate, non credete anche voi?

Pubblicato da

Alidada

sono qui, nel mio spicchio di cielo

22 pensieri su “Dad o non dad…”

  1. Quest’anno per il giorno della memoria non ho potuto andare in presenza nelle quinte elementari. Ho provato l’esperienza della video-conferenza. Io apparivo sulla lim e vedevo i ragazzi in classe. L’attenzione degli scolari è stata ammirevole ma il phatos è stato minore. L’importante è comunicare con i ragazzi e raccontare i fatti. Comunque te e Mel lo sapete meglio di me!

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  2. Fossi insegnante in quest’anno mi sarei organizzato registrando le lezioni da inviare di volta in volta, cercando di non superare mai la mezz’ora, mettendo i filmati disponibili anche su un blog e su youtube. Avrei anche attivato dei sistemi comunicativi diretti con i ragazzi, dal telefono a whatszap. Non so quali siano le regole d’ingaggio per la scuola, ma un poco di fantasia è necessaria. In quest’anno ho visto gruppi eseguire interi brani musicali a distanza. Certo serve un poco di conoscenza tecnica, e piuttosto che navigator in quest’anno sarebbe stato opportuno retribuire tecnici delle comunicazioni, ma un blog e youtube sono alla portata di tutti.

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    1. non tutti i prof sono bravi con internet e con la tecnologia. Io da anni facevo lezioni con il supporto digitale e mi trovavo a meraviglia, però potevo scegliere e non tralasciavo l’operatività, che per gli adolescenti è indispensabile. Se non li porti un po’ in laboratorio a sperimentare con le loro mani e con le loro teste, non memorizzeranno mai le cose che hanno solo sentito dire.

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      1. Eppure sono convinto che … approfittando della DAD (o DdE Didattica d’emergenza) si lasciassero fare ai ragazzi degli approfondimenti con il loro contributo facendoli diventate studenti divulgatori … si ci sarebbero anche scenette comiche ma sbagliando s’impara e in questo caso potrebbe essere anche divertente 😉

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    1. speriamo che il futuro che ci aspetta ci veda più consapevoli…attenti al rispetto dell’ambiente…più solidali tra di noi… più attaccati alle piccole cose e ai valori che ci hanno tramandato i nostri padri… Speriamo e incrociamo le dita

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      1. Da quello che sento sulla politica internazionale mi sembra che si stia andando incontro a un periodo di puro individualismo e ho anche poca fiducia sul fatto che si possa cambiare, visto che di problemi ambientali se ne parla da più di duecento anni e nessuno ha mai imparato qualcosa. Chiacchiere se ne fanno a iosa, ma pare che nessuno abbia la volontà di rinunciare alle comodità.

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            1. qui è venuta fuori roba pesa… la ‘ndrangheta.. hanno preso i rifiuti conciari contaminati e li hanno mescolati all’asfalto, costruendoci una strada. Poi..ohh.. sarà come sempre.. le indagini chiariranno che sindaci di qui ed esponenti della Regione non c’entrano niente, intanto però che vergogna! (e si parla di gente di qui, di casa mia…)

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