le storie della prof

La prof, in classe, in una terza media, a metà aprile, si era messa a spiegare dell’uomo preistorico e diceva che i primi ominidi come l’Australopiteco non camminavano bipedi ma si spostavano appoggiandosi sulle nocche delle mani e questa posizione chinata non permetteva uno sviluppo adeguato della laringe per cui non riuscivano a parlare; si dovette aspettare fino alla scoperta del fuoco,  dovuta all’Homo Erectus 400.000 anni fa affinché l’uomo cominciasse a comunicare usando un linguaggio…

A quel punto ecco una mano alzata per porre una domanda: “Scusi prof, ma quando gli uomini cominciarono a parlare… come parlavano, in italiano?“… Era Stefano, un ragazzone biondo alto un metro e ottanta ma con l’ingenuità di mio nipote che frequenta i primi anni di scuola primaria. Guardava la prof con i suoi occhi chiari sgranati e con la bocca aperta, come fa chi è assorto nel suo pensiero come se vedesse un film.

La prof aveva voglia di rispondergli che anche gli inglesi parlano inglese ma pensano in italiano e traducono all’istante, ma poi ha pensato bene che era come sparare sulla Croce Rossa, ovvero una vigliaccata e con i tempi che corrono magari sarebbe anche finita sui giornali per aver ridicolizzato un alunno davanti a tutti e allora ha doverosamente zittito tutti i compagni di classe che subito si erano messi a ridere e ha risposto seriamente alla domanda dello studente dicendo che in fin dei conti all’inizio quegli ominidi comunicavano emettendo dei suoni e che ce ne volle di tempo prima che diventasse un vero e proprio linguaggio e che comunque di certo non era l’italiano.

Il problema però è un altro: dice che il rendimento di Stefano è talmente basso al punto che non dovrebbe essere ammesso agli esami, io però ho dei grossi dubbi che la ripetenza servirà a qualcosa… voi che dite? perplesso3perplesso2perplesso1

Pubblicato da

Alidada

sono qui, nel mio spicchio di cielo

33 pensieri su “le storie della prof”

  1. regalagli un bel trattato di glottologia, gli farà bene. Spero non facciano domande più impegnative tipo “differenza fra creazionisti ed evoluzionisti”. sarebbe una sconfitta per l’intelletto umano e Darwin si rivolterebbe nella tomba.

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  2. Ci sarebbe davvero da piangere per il livello a cui siamo….e non credo sinceramente che ripetere servirebbe poi a molto…..ma farà strada lo stesso, basta sentire parlare i politici 😉

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  3. beh, questo problema io non ce l’ho: ormai alla scuola primaria non si può bocciare, per decreto, manco per assenze. Tutti avanti allegramente…poi ci penseranno i prof.
    Se ripetere un anno potrà servirgli a qualcosa, non solo per le conoscenze, ma anche per modificare l’approccio con lo studio e l’impegno, allora Stefano è da fermare. Altrimenti…auguri e lunga vita.

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