Il Capodanno Pisano

Il cosiddetto calendario pisano era un particolare tipo di calendario in uso a Pisa e in altre zone dell’attuale Toscana  fino alla metà del XVIII secolo, che faceva iniziare l’anno il giorno 25 marzo (festa dell’annunciazione della Vergine Maria secondo il calendario liturgico), anticipandone di nove mesi e sette giorni l’inizio rispetto allo “stile moderno”, ancor oggi in uso, che indica il giorno 1º gennaio come primo giorno dell’anno.

Il Calendario Pisano fu definitivamente abolito il 20 novembre del 1749 per decreto del granduca Francesco Stefano di Lorena, con il quale fu ordinato che in tutto il territorio toscano il nuovo anno cominciasse il 1º gennaio seguente.

Negli anni ottanta del XX secolo fu grazie allo studio e alla passione per Pisa del pisano Gianfaldoni che, preso dalla curiosità per le cose della sua città, dopo una serie di accurate ricerche, scrisse nel 1982 un articolo che fu pubblicato sul periodico locale “Vita Nova” e poi, nel 1983, un altro sul quotidiano “La Nazione”, riproponendo dopo anni all’attenzione dell’intera città il dato storico della tradizione ormai dimenticata da secoli con la quale veniva celebrato l’inizio dell’anno pisano.

Dal 2000  il Capodanno è sempre più atteso e festeggiato, con numerose iniziative culturali ed anche conviviali con piatti tipici e storici nei ristoranti della città.

L’evento attuale è preceduto da un corteo storico della Repubblica Marinara e dai gonfaloni dei comuni pisani e celebrato con una brevissima cerimonia religiosa. Negli ultimi anni la festa è stata enfatizzata a Pisa e dintorni, tramite l’organizzazione di mostre, eventi e spettacoli di vario genere, che culminano la notte prima del Capodanno con il classico spettacolo dei fuochi d’artificio, sparati dalle imbarcazioni sull’Arno.

Pubblicato da

Alidada

sono qui, nel mio spicchio di cielo

39 pensieri su “Il Capodanno Pisano”

    1. non solo loro a dire il vero 😉 Comunque sia a quei tempi ogni provincia toscana in pratica aveva il proprio calendario, diverso uno dagli altri… quindi c’è poco da prendere in giro 😉

      "Mi piace"

Lascia un commento