Mattinate umidicce

Già andare a lavorare di sabato è un po’ da sfigati, diciamocelo ehhh…  ebbene sì, la prof va a lavorare il sabato mattina, quando tutti se ne stanno a letto a riposare. Parte da casa 10 minuti alle 8 e rientra che sono quasi le 2. Stamani ha messo il capo fuori della porta e ha guardato in su per vedere che tempo faceva, c’era un bel cielo terso, allora non ha preso l’impermeabile e nemmeno l’ombrello e si apprestata a fare la camminata attraverso i giardini e la via di paese, per andare a scuola, ma mano a mano che scendeva la discesa, vedeva apparire da dietro i tetti delle case un nuvolone nero, cupo e minaccioso che si avvicinava velocemente trasportato dal vento che viene da ovest.  Ad un certo punto l’ha guardato titubante e ha allungato il passo per fare più alla svelta, ma ha accelerato anche lui al punto che lei si è chiesta: “Arriverà prima il nuvolone o arriverò prima io?” La risposta non si sa quale sia, ma io oserei dire che sono arrivati assieme,  la prof e la nuvola, paurosonel senso che hanno cominciato a venir giù dei goccioloni che nemmeno Giove Pluvio si divertisse ad arrovesciare secchiate d’acqua sulla testa dei poveri cristiani derelitti. A quel punto la prof ha allungato ancora di più il passo (era al limite della corsa e si parava il capo che la borsa dei libri)  ed era quasi arrivata, quando un gruppo di ragazzi, incurante del maltempo, osava ancora giocare a pallone e questo è stato scalciato verso di lei e la prof, con un superbo tiro da attaccante della nazionale, l’ha urtato facendolo rimbalzare fino a far gol chissà dove …14 Tutti i ragazzini a ridere e scusarsi e lei lì a dire che pioveva ed erano dei disgraziati a giocare  in quelle condizioni …e che c’era mancato poco che non l’avessero fatta cadere stesa a terra!  Insomma, passato anche quell’attimo di imbarazzante qui-pro-quo, la prof è arrivata a scuola trafelata e si è fiondata subito in aula cercando intanto di asciugarsi il giacchetto umidiccio. In quel mentre, appena si è seduta alla cattedra, tutti i ragazzi lì a dire ognuno le sue cose:” Scusi prof se prima manca poco la facevamo cadere…”… “Che si fa alla prima ora algebra o scienze?”… “Si correggono i compiti per casa che un problema non mi è riuscito?” e così via con le questioni interessantissime che ti sciorinano alla prima ora del mattino.. Ma ad un tratto la prof sente qualcosa dietro alle sue spalle e  un leggero movimento sulla sua testa… allunga una mano e trova la mano di un ragazzo che le rufolava tra i capelli: “La  stavo accomodando perché si è un po’ spettinata”  … “ah… grazie Mattia …è un bel pensiero”.. le dice la prof che ormai da tempo preferiva la solidarietà al rispetto di tipo militare che vuole tutti i bimbi tutti fermi lì sull’attenti ad aspettare l’ordine. Beh.. poi la mattinata è stata come sempre, le porte che non chiudevano.. il custode che insiste a offrirti il caffè anche se non lo hai mai bevuto negli ultimi quarantanni perché hai la pressione alta,… tra chi apre la finestra che ha caldo e chi la chiude che ha freddo… un cartellone con i tangram che è la fine del mondo e il genitore di Carlotta che brontola che Carletto prende in giro sua figlia..e poi alla fine esci e diluvia, a quel punto prendi un ombrello (rotto) che tieni di riserva nel tuo cassetto) ti incammini sotto al diluvio universale e torni a casa come un pulcino bagnato..e ora il raffreddore e un freddo cane.,.. dai..ma domani è domenica e ci si riposerà.. …Che bello! 32

Pubblicato da

Alidada

sono qui, nel mio spicchio di cielo

51 pensieri su “Mattinate umidicce”

  1. Povera prof 😉 eh le scuole stanno aperte anche di sabato, il conservatorio pure al sabato pomeriggio….e qualcuno deve per forza lavorare anche di sabato ……
    I docenti poi hanno il giorno libero……gli impiegati invece no……
    Buon pomeriggio, pioggia anche da me ☔

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    1. Mi non ti lamentare. Al conservatorio non siete soli. Ci sono pure i vigili urbani, i polizziotti, i carabinieri e i pompieri, gli addetti alla ristorazione e al turismo, alle case di riposo (o rientrerà nel turismo?), i commessi di tutti i tipi di negozi, gli ospedalieri….. Praticamente resto fuori io e i pensionati. Oltre ai parlamentari!

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      1. Non mi lamento, quello che non sopporto però sono le lamentele delle commesse delle grandi distribuzioni per il fatto di lavorare anche la domenica……
        Sono stata la scorsa domenica pomeriggio ad un super in zona, c’erano due casse aperte, e funzionavano a pieno ritmo quelle fai da te…….se continuano di questo passo presto resteranno disoccupate, meglio si diano una calmata (oggi sono un poco avvelenata)

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          1. Sì le emoticon le faccio col cellulare……
            Beh musica ne sento in continuazione, ma a dire bella……quando i corni suonano a porte aperte e debbo andare a riprenderli perchè i vicini telefonano minacciando querele, i cantanti coi gorgheggi Ahhhhahhhhh …e certi plin plin dei pianisti…..le cose belle arrivano coi concerti, a volte rimango spiazzata anch’io di come riescano a fare cose così belle 🙂

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    1. naturalmente i miei post sono scritti con ironia, …e ironia ci vuole nel leggerli :-). Non prendete le cose alla lettera altrimenti quando scrivo dovrò pesare le parole e secondo me non sarà più la stessa cosa. Tra l’altro io non ho nemmeno mai chiesto il sabato libero in vita mia perché mi ha fatto sempre comodo il mercoledì, sia per spezzare la settimana, sia per andare in banca..alla posta… negli uffici per gli affari di famiglia ecc. Quindi, ho fatto per dire, nulla di più. So bene che c’è gente più sacrificata di me che si fa il mazzo; c’è anche gente disoccupata che non sa come fare a mangiare, figuriamoci se mi lamento per il lavoro! Magari però mi secca la mattina lasciare il marito al calduccio a letto che lui è già in pensione da tempo, visto che ha iniziato prima di me a lavorare (si fa per dire…perché io in casa ho sempre lavorato e lui no) e vorrei la pensione anch’io, ma la Fornero mi ha fregata !

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      1. Anch’io non ho mai voluto il sabato, visto che preferivo…il mercoledì che mi spezzava la settimana.
        Tanto non andavamo mai via per il we!

        Poi il sabato mi piaceva perché c’era pochissimo traffico e a scuola vigeva quell’aria di complicità da pochi eletti ahahah.

        Beh, ora in pensione tutti i giorni hanno la stesso peso e spesso devo riflettere per ricordarmi se è mercoledì o giovedì!!
        Continuo, però, a svegliarmi presto: ieri addirittura alle 6 ero in piedi a farmi il caffè!!!

        Arriva il pane a chi non ha i denti 🙂 😉 🙂

        PS) Sfido che ti sei ammalata, con tutta quell’acqua!!!

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        1. Liana…mi fai ridere! 😀 Hai ragione… ho preso troppa acqua. Che bello che sei così attenta a me, mi sento circondata dalla tua amicizia e questo mi fa stare bene 🙂 Anch’io ho sempre avuto il mercoledì libero e le ragioni sono le stesse che hai detto tu..credo che anche quest’anno andrà così. Sai che un paio di anni fa avevo chiesto di andare in pensione con l’opzione donna e mi sembrava fatta… allora comprai un bel calendario perpetuo, di quelli magnetici, che si aggiornano giorno per giorno. per non perdere mai il conto, ..ma dopo al provveditorato fecero un pasticcio burocratico e la mia pensione saltò..poi la Fornero..insomma, ora aspetto l’Ape..speriamo bene 😉 Ti mando un abbraccio grande, buonanotte

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  2. mi hai ricordato l’apologo di Achille e la tartaruga nella corsa a due tra te e il nuvolone (tu credevi d’essere Achille, ovviamente e il nuvolone era la tartaruga che segmentando lo spazio in modo diverso da te ti ha raggiunto e superato)… 😀

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    1. sai Sestante, le scrivo di getto ‘ste cose e a volte ci metto errori e mi vengono anche fuori cose come questa.. Carletto e Carlotta (che tra l’altro sono nomi falsi) fa un po’ ridere davvero 😉

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  3. Posso dirti di sentirmi un po’come tutti gli altri comuni impiegati dal momento che il sabato non lavoro più, fruendo della settimana corta? A scuola era una lotta avere il giorno libero preferito. Ora siamo tutti liberi il sabato. 😄 Che carino Mattia! Ti ha ingentilito la giornata umida.

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  4. Io son casalinga….
    però per 15 anni ho lavorato come segretaria d’albergo e interprete, con mansioni direttive. Otto mesi l’anno, tutti i giorni della settimana, dalle 8 del mattino alle due di notte. Mai un giorno libero. Quando andava bene, due ore libere al pomeriggio. Venivo licenziata ogni anno e per i quattro mesi in cui non lavoravo (difficile reggere quel ritmo tutto l’anno) non ero naturalmente pagata, né assicurata. Ovvio che non avrò mai la pensione.
    Se penso a quel tizio che per essere stato consigliere alla regione Puglia per sette anni, da 24 anni riceve un vitalizio che oggi è di 8000 euro al mese……..

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    1. Che ingiustizia! Oggigiorno meno male ci sono più controlli e i lavoratori sono più tutelati. Vendola… su di lui anch’io la penso come te…ha predicato bene e ha razzolato male.. come dice il proverbio 🙂

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