Nel proprio (grande) piccolo…

bigcoud

Rintontiti da droghe, caffe’, sigarette, alcool,
zuccheri, eccessi della carne,
delusi dalla politica, dalla religione, dalla scienza, dall’economia,
dalle guerre ’patriottiche’, dalla cultura, dalla famiglia,
tristi animali privi di uno scopo ma con la maschera
di persone soddisfatte, passeggiavamo per le vie del nostro pianeta
consapevoli che pian piano lo stavamo avvelenando. La malattia della nostra società era davvero grave.

Un’antica storiella cinese mi aiutò ad uscire dal baratro. 

Una grande montagna proietta la sua ombra su un villaggio.
Per mancanza d’irradiazione solare, i bambini crescono rachitici.
Un bel giorno gli abitanti del paese vedono il piu’ anziano di loro
uscire dal villaggio con in mano un cucchiaio di porcellana.
’Dove vai?’ gli chiedono.
Risponde:’Vado alla montagna.’
’Perche’?’
’Per spostarla.’
’Con che cosa?’
’Con questo cucchiaio.’
’Ma tu sei matto! Non ci riuscirai mai!’
’Non sono matto, so che non riusciro’ mai a spostarla,
però qualcuno deve pur cominciare.’

Pubblicato da

Alidada

sono qui, nel mio spicchio di cielo

8 pensieri su “Nel proprio (grande) piccolo…”

  1. Bello vederti recuperare la precedente astinenza con questa raffica di post…
    Interessante e istruttiva la storiella della montagna: anni fa, discutendo col mio ex editore (si parlava di editoria, di circolazione dei libri ecc.) mi sentii dire: "Ma è come cercare di spostare una corazzata remando con una paletta da gelato!"; e risposi: "Ma forse un milione di palette da gelato che remano assieme ci riuscirebbero, a spostarla"…
    Un abbraccio, tuo
    Cosimo

    "Mi piace"

Lascia un commento