in sala d’attesa

Le sale di attesa sono un po’ come i negozi delle parrucchiere di paese. Tanta gente in fila e tanti discorsi. Siete mai stati nell’anticamera di un ambulatorio medico? Beh, penso che prima o poi sia capitato anche a voi di trovarvi in mezzo a sconosciuti che chiacchierano come ossessi..o che tacciono e magari leggono qualche rivista. La mia esperienza mi dice che a volte basta che qualcuno rompa il silenzio e cominciano curiose discussioni, più o meno animate.
Stamani sono dovuta andare all’ospedale di Pisa per delle analisi e come sempre mi sono trovata in una sala d’aspetto piena zeppa di gente. Fuori era freddo ma soprattutto pioveva come dio la mandava! Un’alluvione che non mi ha abbandonato mai, per tutto il tragitto da casa a lì. Fatto sta che appena arrivata mi sono seduta nell’unica sedia libera che c’era in quel piccolo corridoio super-affollato e ho cominciato ad armeggiare per sistemare l’ombrello, la sciarpa e la borsa con i documenti. Una volta che ho finito di sistemarmi mi sono guardata intorno e mi sono accorta che accanto a me c’era una signora che mi sorrideva. Ho contraccambiato il sorriso e l’ho salutata con un “Buongiorno!” al quale lei ha risposto gentilmente. Era una signora sulla sessantina, abbastanza minuta, bionda e ben curata, con gli occhi azzurri e la testa piena di riccioli. Il viavai nel corridoio era incessante e c’erano medici che andavano qua e là e qualcuno che parlava animatamente al cellulare. Quel vociare ci ha fatto girare di scatto a guardare: era una donna che aveva finito di discutere e si accingeva ad uscire a braccetto con un signore, probabilmente suo marito.
La mia vicina di sedia a quel punto mi fa: “ Ecco, vede?.. Io invidio quella donna che ha la fortuna di avere un marito che l’accompagna!” e poi mi guarda negli occhi e mi chiede: “Lei non ha un marito che l’accompagna?” .. Il suo modo di parlare mi incuriosiva un po’ . Si sentiva l’accento livornese.. quella parlata con le vocali molto aperte e quel “deh..” inconfondibile, tipico di quei “toscanacci”. In altri momenti forse quella domanda mi avrebbe infastidita e avrei tagliato corto rispondendo in modo seccato, ma stamani sapevo che l’attesa sarebbe stata lunga e poi ero tranquilla e bendisposta quindi.. perché non fare un po’ di leggera conversazione?!
Allora ho risposto: “ Sì, ho un marito, ma è al lavoro e così sono venuta da sola.” ..e lei mi guarda perplessa e continua: “eppure il tempo è brutto ..e non va bene viaggiare fin qui da soli” ..a quel punto mi è venuto quasi da sorridere perché lei non sapeva affatto dove io abitassi quindi.. ma poi ho pensato che forse non gli interessava proprio ma che era un pretesto per attaccare discorso e così ho sorriso e ho taciuto aspettando il resto..ed il resto è arrivato ed è stato come un fiume in piena. Ha continuato dicendo:
“Sa, io ce l’ho il marito, ma è un imbecille!” e io : “Sì?.. Davvero…?” e lei: “Sì, perché preferisce stare a dormire invece che accompagnare me!” e io: “Si vede che ha stima e fiducia in lei e pensa che sa cavarsela da sola” ..e lei: “No, non è questione di stima.. è questione della sua amica.”

Poi si è zittita un attimo per riprendere fiato e dopo ha riattaccato: “ Sa, ora si chiamano amiche, prima si chiamavano amanti.. fatto sta che sono delle baldraccone.. ecco cosa sono!” Io a quel punto era come se stessi aprendo un giornale pieno di gossip,.. mi stava prendendo un’onda travolgente di femminile curiosità, ma non volevo darla a vedere e continuavo con gli sguardi interrogativi e con le esclamazioni del tipo: “Ma nooooo… che che mi diceeeeeee!” e lei continuava:

“ Sa, quella baldraccona ha anche lasciato il marito per stare con il mio.. e io, ingenua che non lo avevo capito e una volta l’ho anche invitata a cena a casa mia! Pensi che il marito di quella donnaccia andava a caccia con mio marito..e caccia oggi e caccia domani… ecco cosa è successo!” .. il racconto continuava come fossimo state amiche da sempre: “ Pensi che mio marito stava sempre al computer.. io lo chiamavo a cena e lui non arrivava mai! Poi un giorno ho acceso il suo computer e ho visto la foto di quella mignottona con una rosa tra i capelli.. dehh.. non ci ho visto più e ho fatto una scenata che non le dico! Ehh sì, ecco cosa va a succedere dopo 40 anni di matrimonio! Pensi, io gliel’ho anche detto che è vecchio e non dovrebbe fare il bischero ma lui non ci sente e porta quella disgraziata in giro con la sua auto a destra e sinistra! Che vergogna!”

.. a quel punto mi è venuto in mente di farle una domanda: “ Scusi.. suo marito si comporta così.. ma lei che fa?”..e lei: “Nulla, che devo fare…” .. In quel mentre si apre la porta dell’ambulatorio, si affaccia l’infermiera e con un gesto mi chiama: “Venga signora, sta a lei..”

Mi alzo, sorrido e saluto la mia compagna sventurata:

“Arrivederci”

e lei: “Arrivederci e grazie della compagnia”..