Mese: giugno 2007
l’Isola del Giglio
zen
finalmente posso vedere la luna
1° giorno di esami orali
“Il Piave mormorava,
calmo e placido, al passaggio
dei primi fanti, il ventiquattro maggio;
l’esercito marciava
per raggiunger la frontiera
per far contro il nemico una barriera… “
Il ragazzino è lì davanti alla commissione esaminatrice e si tortura le mani per l’ansia dovuta all’esame..
– ..e il Piave sarebbe… cosa… chi…? Su, spiega il significato della poesia…” dice la prof di storia mentre tutti gli altri insegnanti ascoltano e si sventolano con dei fogli il volto accaldato..
Il ragazzino esita, si guarda intorno e poi azzarda la risposta mentre abbozza un mezzo sorriso ad indicare che butta lì seguendo un suo filo logico.
“…. E’ il solista di un gruppo musicale?”..
La prof di storia rimane senza fiato, io credevo che le venisse un colpo…
-Il Piave è .. sarebbe… vuoi dire che … è un cantante? Cioè…vuoi dire che siccome ci sono le canzoni e lui ..mormorava…”..
Beh, il difficile in queste situazioni è reprimere le risa ..e viene anche fatto di chiedersi come mai ogni anno i ragazzi sanno sempre meno..
ok… ok… sono cominciati gli esami
Assisi
la 500 abarth
Sfrecciava a 120 all’ora e rombava come una Ferrari in formula 1. Era un’impresa sorpassarla perché la strada era tutta sua.
L’avevo davanti e mi divertivo a guardarla piroettare tra le corsie mentre superava le macchine più grandi di lei. La superstrada Fi-Pi-Li era diventata di suo dominio e io non ho potuto fare a meno di fotografarla; con lo stesso stupore di quando un cervo enorme ti attraversa la strada.
Sprezzante del limite a 90 e incurante delle macchinette del controllo velocità, proseguiva con la stessa grinta che ha un cane chiwawa scatenato in mezzo ad un branco di alani noncuranti.
Il cofano posteriore aperto a prendere aria per raffreddare il motore tirato a più non posso e la scritta argentata mostrata con orgoglio: abarth!
Mitica 500!.. quanti ricordi legati a lei!… di quando bisognava scalare le marce con la doppietta sennò sgranava sonoramente e tutti si voltavano a guardarti … e accenderla a spinta in discesa nonostante gli avessi fatto riguardare il motorino di avviamento il giorno prima! Io ne avevo una tutta rosa, quando cominciava la bella stagione la trasformavo in cabriolet tirando giù la cappottina e poi mi avventuravo lontanissimo a cercare il mare di Marina di Pisa… sembra un secolo fa, eppure non è poi passato tanto tempo, solo che il mondo è cambiato repentinamente…. radicalmente.