Cari amici miei…
tanti auguri!
Buon 2007 a tutti!
con calma verrò a trovarvi..ora devo preparare il cenone
Cari amici miei…
tanti auguri!
Buon 2007 a tutti!
con calma verrò a trovarvi..ora devo preparare il cenone
Mi chiedo come mai a Natale diventiamo d’un tratto molto “formali”. Ci sorridiamo e ci facciamo gli auguri a tutto spiano anche se negli altri 364 giorni dell’anno magari non ci salutiamo nemmeno. E poi c’è l’annosa questione dei regali.. più che “annosa” a volte si dovrebbe dire “spinosa”.
Io capisco che se ne faccia qualcuno ai bambini, ma che senso ha farne in quantità industriale a tutto e a tutti.
Nei giorni scorsi andare al supermercato a fare spesa era diventata un’impresa omerica; nemmeno il prode Ulisse si trovò in mezzo a situazioni tanto complicate. Profumi da ogni parte, anche in mezzo ai salami .. e fiocchi colorati, candele, ..ceste di prodotti mangerecci che costavano un visibilio e prodotti griffati a più non posso..una folla enorme.. e poi plastica e plastica e plastica e plastica.. Mi sono chiesta che fine farà tra qualche giorno tutta quella plastica lì.. Giocattoli in plastica, imballaggi in plastica, piatti e vettovaglie in plastica.. e così via.
Qualche anno fa si parlava di “consumismo” io direi che ora si tratta di “spreco all’ennesima potenza”.
Sarà mica perché qualcuno dice che per far riprendere l’economia si deve far circolare il denaro?
Beh, io sono e sarò sempre una persona parsimoniosa..e lo sono in tutto, anche nel fare gli auguri.. mi sento un po’ démodé rispetto a quel mondo sfarzoso che segue un’altra via…
Un paio di giorni fa ero a Firenze di prima mattina. Sotto ad un cielo plumbeo camminavo lentamente tanto ero in anticipo rispetto all’appuntamento che avevo fissato. Le luci dei negozi cominciavano ad accendersi con il loro sfavillio natalizio e la gente iniziava il solito tran tran di una delle tipiche mattine pre-natalizie. Dalla stazione mi avviai verso il Duomo e di lì a poco ecco apparire un pretino d’altri tempi. Camminava a passo svelto con il collo a novanta gradi sul selciato. La sua borsa di pelle come quelle di una volta, ciondolava ad ogni passo che lui faceva. Mi fermai ad osservarlo e pensai che al giorno d’oggi non usa più vedere pretini come quello.. i preti di oggigiorno sono completamente diversi sia per il vestiario e spesso anche per il colore della pelle. Anni fa passai un periodo in cui mi divertivo a dipingere quadretti con i pretini di quel tipo.. carini assai 🙂
Senti quella pelle ruvida
Un gran freddo dentro l’anima
Fa fatica anche una lacrima a scendere giù
Troppe attese dietro l’angolo
Gioie che non ti appartengono
Questo tempo inconciliabile gioca contro di te
Ecco come si finisce poi
Inchiodati a una finestra noi
Spettatori malinconici di felicità impossibili
Tanti viaggi rimandati e già
Valigie vuote da un’eternità
Quel dolore che non sai cos’è
Solo lui non ti abbandonerà… mai, oh mai
È un rifugio quel malessere
Troppa fretta in quel tuo crescere
Non si fanno più miracoli
Adesso non più
Non dar retta a quelle bambole
Non toccare quelle pillole
Quella suora ha un bel carattere
Ci sa fare con le anime
Ti darei gli occhi miei per vedere ciò che non vedi
L’energia, l’allegria per strapparti ancora sorrisi
Dirti sì, sempre sì e riuscire a farti volare
Dove vuoi, dove sai senza più quel peso sul cuore
Nasconderti le nuove, quell’inverno che ti fa male
Curarti le ferite e poi qualche dente in più per mangiare
E poi vederti ridere e poi vederti correre ancora
Dimentica, c’è chi dimentica distrattamente un fiore una domenica
E poi silenzi
E poi silenzi
Silenzi
Nei giardini che nessuno sa si respira l’inutilità;
C’è rispetto grande pulizia; quasi follia
Non sai com’è; bello stringerti
Ritrovarsi qui a difenderti
E vestirti e pettinarti sì e sussurrarti non arrenderti
Nei giardini che nessuno sa quanta vita si trascina qua
Solo acciacchi piccole anemie, siamo niente senza fantasie
Sorreggili, aiutali, ti prego non lasciarli cadere
Esili, fragili non negargli un po’ del tuo amore
Stelle che ora tacciono, ma daranno un senso al quel cielo
Gli uomini non brillano se non sono stelle anche loro
Mani che ora tremano perché il vento soffia più forte
Non lasciarli adesso no, che non li sorprenda la morte
Siamo noi gli inabili che pur avendo a volte non diamo
Dimentica, c’è chi dimentica distrattamente un fiore una domenica
E poi silenzi
E poi silenzi
Silenzi
Renato Zero.
Dedicata a Mel che me l’ha suggerita e a tutti coloro che la sentono sua.
Gli anni scorsi, nelle vacanze natalizie, mi portavo a casa i compiti da correggere e ogni giorno convivevo con il pensiero assillante di dover lavorare. Mi dicevo sempre che non avrei dovuto farlo, ma poi non ero capace di organizzarmi e liberarmi alla svelta da quell’impiccio.
Quest’anno invece ci sono riuscita e così, negli ultimi giorni di scuola, ho passato ore ed ore su quei fogli, ma ora mi sono ritrovata libera e posso riposarmi un po’.
Beh, chi mi conosce sa bene che io difficilmente ozio nel dolce far-niente. Sono sempre incasinata.. ma diciamo che adesso mi incasino un po’ meno del solito. Intanto negli ultimi due giorni ho avuto un bel daffare. Due eventi importanti mi hanno reso felice: mia figlia ha fatto la Cresima e mio figlio ha portato in casa la fidanzata. Della Cresima c’è poco da dire, è stata una cerimonia bellissima, una Messa Solenne concelebrata dal Vescovo e dai sacerdoti, con i salmi cantati da una corale magnifica.. Festa grande insomma! 🙂
Della fidanzatina invece ci sarebbe tanto da raccontare perché è carinissima in tutto e per tutto e sono strafelice che sia entrata a far parte del mio clan. 🙂 Già.. clan.. perché ormai nella mia famiglia siamo così tanti che da tempo ho perso il conto dei posti a tavola.. A proposito di tavola: me ne sono comprata una nuova per la mia cucina, o meglio, me la sono fatta fare apposta dal falegname.. misure ad hoc: 140×160 con gli allunghi di 120 cm. Non male vero? Un tavolo che arriva a 280 cm sembra proprio una portaerei 😉
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p.s. nella foto ho immortalato il centrotavola con i fiori freschi che mi ha donato la ragazza di mio figlio. Sicuramente ha buon gusto! 😉
Traffico intenso su internet e la mia linea telefonica superlenta si blocca e non mi permette un giro di auguri ..
Intanto vi lascio qui il mio buon Natale e appena mi sarà possibile passerò a trovarvi.
Auguri a tutti di pace e serenità.
Alidada