Tra realtà e fantasia

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Era in piedi in mezzo a quella piazza enorme. Il giaccone scuro di un blu cobalto molto bello gli scendeva poco più giù della vita e lasciava intravedere il suo corpo alto e longilineo. Era girato dalla parte opposta rispetto a lei. Aveva una mano in tasca e con l’altra reggeva  qualcosa che aveva tutto l’aspetto di un regalo.

L’aria frizzantina  di metà dicembre era insolitamente nitida e chiara. Non c’erano nubi in quel cielo di Pisa e lei si meravigliò di quanto fosse bella Piazza dei Miracoli nel periodo natalizio. 

Anna si avvicinava a passo svelto verso quell’uomo, era sua intenzione coglierlo di sorpresa. Non fu così, lui si girò di scatto e i loro sguardi s’incrociarono all’improvviso cosicché il più bel sorriso del mondo esplose sui loro volti.

 – Ciao, come stai? – disse lui.

E lei, mentre con un gesto sbarazzino si tirava indietro i capelli neri che le scendevano sulla fronte.

– Bene.. molto bene ..- e poi aggiunse – Sai che ti immaginavo proprio così?!..-

Francesco annuì con un sorriso d’intesa mentre con  la mano  prendeva quella di lei e la tirava verso di sé fino al punto di sfiorarle le labbra con le sue.

Batticuori a non finire agitarono i loro corpi per qualche attimo infinito.

Eppure non si erano mai visti. Si erano solo parlati a lungo nei commenti dei loro blog e poi avevano iniziato a scriversi.  Dapprima era sembrato un gioco ma poi qualcosa di forte li aveva uniti in una storia dolce come il miele.

Da mesi condividevano emozioni e pensieri come se avessero vissuto realmente e concretamente fianco a fianco un amore grande.

 Di nuovo uno sguardo..

 –Andiamo?- chiese lui.

 E così si incamminarono mano nella mano lentamente verso il Battistero.  Non erano ragazzi ma si comportavano come se lo fossero.

Qualcuno dice che li vide  sedersi senza esitazione sui gradini davanti al duomo. 

 Qualche altro notò che lei appoggiva la testa sulla spalla di lui mentre si parlavano piano piano.

Dice che videro un pezzettino della carta da regalo sui gradini poco più in là.

Poi non dissero più nulla e lasciarono che l’amore seguisse da solo la sua via.

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Pubblicato da

Alidada

sono qui, nel mio spicchio di cielo

32 pensieri su “Tra realtà e fantasia”

  1. Una bella favola…
    Io fossi in te ci riproverei( a scrivere s’intende…): il blog può essere un buon banco di prova.
    Buona serata e grazie dell’ “amico”.

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  2. forse è troppo “svelto”, nel senso che corre troppo verso la fine, su questo argomento ci starebbe bene un ritmo più lento che indugiasse di più sui particolare e le emozioni, e i gesti e lo sparattaiono

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  3. quest’estate ho conosciuto una bloggers un po’ come descritto qui non era un amore ovviamente ma solo una delicata amiciiza che poi non ha avuto seguito non chiedermi perche’
    ma lei mi ha raccontato pressapoco una storia cosi pero’ anche quella senza lieto fine

    grazie ali e dolcenotte

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  4. Grazie 🙂 .a dire il vero non sono molto contenta di questa prima prova.. forse sarebbe meglio parlassi di ciò che so (che è l’unica cosa di cui non parlo).. che ne dite di due funzioncine trigonometriche? :-))

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  5. Hai della stoffa ragazza!
    bellissima e tenerissima storia , che minimo evidenzia sentimenti dolcissimi.
    Giustamente, come dici, non erano ragazzini, chi ha detto che solo i ragazzi Possano innamorarsi?
    Sono convinto che se ci si pone con sincerità il virtuale possa far nascere storie d’amore bellissime, qui sono le menti che si confrontano, esprimendo quello che siamo più che la bellezza fisica, Rostand lo aveva capito molto tempo fa col suo Cyrano de Bergerac, se Cristiano ha voluto conquistare la bella ( non ricordo come si chiamava, ah la sclero!) ha dovuto fare parlare il brutto Cyrano.
    Ancora complimenti.
    Nemo

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  6. Non importa il non essere ragazzi… Si può essere lo stesso come ragazzi, davanti all’amore…
    A me una cosa del genere è capitata a 35 anni, sul ponte vecchio a Firenze 🙂

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  7. preferisco i racconti alle funzioni trigonometriche 😉
    Bello questo raccontino… un pò troppo ino.. nel senso di “sbrigativo”. Però colpisce soprattutto la freschezza, la semplicità e forse è proprio quello che si deve cogliere 🙂
    Bacio e buon fine settimana

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  8. Sorrido :))) anzi, schiatto dal ridere!!! :)) Argomento di moda, ultimamente, nei blog… :)) Si vede che sono tutti in crisi, arriva Natale, si tirano le somme, si ha voglia di coccole, si spera di trovarle… :)) Il racconto è strutturato bene, forse guarderei qualche parola ripetuta… non è facile, ma qualche ritocchino lo farei per farlo scorrere meglio, senza cambiare nessun tono :)) Ti abbraccio, mi rende davvero felice questo tuo nuovo exploit!! Bello leggerti! Luna

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  9. Posso suggerirti una cosa? Tieni pure per te le due funzioncine trigonometriche e continua a scrivere così. Concordo però con Solaria…troppo svelto ma la sostanza c’è. Mi piace, un caro saluto Renato

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